politica

Maroni a Saviano: "Deponi le armi"

17 Nov 2010 - 20:50

Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, porge un invito a fare un passo indietro allo scrittore Roberto Saviano. "Conosco Roberto Saviano, e lo stimo, per questo sono rimasto sorpreso da lui: Saviano dovrebbe essere al mio fianco, non dovremmo litigare, per questo mi sono arrabbiato. Ma l'arrabbiatura ora è passata e vorrei dirgli di deporre le armi che lui ha imbracciato contro di me" ha detto Maroni nella registrazione di Matrix su Canale 5.

La Lega, ha proseguito il ministro "è il partito degli onesti e io vorrei invitare Saviano a incontrare i nostri sindaci e i nostri amministratori e fargli vedere quello che fanno e quante pressioni rifiutano". "Io - ha proseguito - dico che Saviano è in buona fede, non posso pensare che si è fatto strumento politico. Ha sbagliato, ha fatto un errore grave, ma vorrei dirgli che la mia battaglia è la sua battaglia, dovremmo unire le forze".

Lo scrittore era intervenuto due volte sollevando una animata reazione del ministro. Prima, nel monologo nella trasmissione "Vieni via con me" in cui aveva parlato di infiltrazione mafiosa in Lombardia e del tentativo della malavita organizzata di raggiungere amministratori della Lega Nord. Poi, in un'intervista a "Repubblica", paragondando il ministro dell'Interno al boss della camorra "Sandokan" Schiavone. A questa Maroni ha risposto annunciando querela.

"Se insiste su Sandokan, costretto a querelarlo"
Il ministro poi è tornato sulla vicenda "Sandokan". "Non posso credere che Roberto Saviano abbia detto che io sono uguale al boss mafioso "Sandokan". Gli ho chiesto quindi di smentire quanto apparso nella sua intervista a "Repubblica" e se non lo fa io non posso accettare di essere definito così" ha aggiunto. Tornando sul suo annuncio di querelare lo scrittore, Maroni ha osservato che "se lui ritira quelle parole, non faccio niente, ma se insiste a dire che Maroni è uguale a "Sandokan" dovrò procedere".

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