Dopo le critiche alla Lega nel monologo di Roberto Saviano durante la trasmissione di Raitre "Vieni via con me", il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, è intervenuto contro lo scrittore. "Mi sento offeso e indignato dalle parole infamanti di Saviano - ha detto Maroni - animate da un evidente pregiudizio contro la Lega". Il ministro poi ha confermato di aver chiesto al Cda della Rai il diritto di replica.
''Chiedo risposta - ha spiegato il ministro - anche a nome dei milioni di leghisti che si sono sentiti indignati dalle insinuazioni gravissime di Saviano e quindi auspico che mi venga concesso lo stesso palcoscenico per replicare ad accuse cosi' infamanti che devono essere smentite''. ''Non c'e' neanche bisogno - ha proseguito Maroni - di replicare ora nel merito, ma chi ha sentito ieri sera Saviano parlare senza contraddittorio potrebbe essere indotto a pensare che in quelle parole c'e' qualcosa di vero e siccome non e' cosi' voglio poter replicare a quelle stupidaggini''.
Lui, ha detto ancora il titolare del Viminale, ''mi ha definito uno tra i migliori ministri nella lotta alla mafia e ora vorrei che ripetesse le accuse di ieri guardandomi negli occhi: e' facile lanciare il sasso senza il contraddittorio''. Se l'invito della Rai non arrivera', ha sottolineato, ''sara' dimostrata a tutti che quella e' una trasmissione contro la Lega e che la democrazia e' un optional. Chiunque ha diritto di replicare, altrimenti vuol dire che siamo tornati al tribunale della Santa Inquisizione. Non credo - ha aggiunto - che alla Rai si sia arrivati a questo punto, ma non mi stupirei di nulla. Attendo risposta''.
"Mi auguro che prevalga il senso di responsabilita' da parte della Rai - ha proseguito il ministro su Radio Padania - , ho sentito che i responsabili forse non mi consentiranno il diritto di replica a Saviano. Saremmo di fronte alla nuova inquisizione, dove un partito viene condannato senza possibilita' di difendersi. Alla faccia del servizio pubblico!".
"Giro al Presidente della Repubblica e ai presidenti di Camera e Senato la questione, se la Rai deciderà di negarmi il diritto di replica a Saviano", ha detto il ministro dell'Interno, durante una diretta su Radio Padania. ''Chiedero' al Presidente della Repubblica - ha aggiunto
Maroni - se una accusa cosi' infamante sia compatibile con una funzione come quella di ministro dell'Interno che sto sostenendo''.
Saviano: "Ho parlato di un'inchiesta giudiziaria"
''Sono stupito e allarmato dalle parole del ministro Maroni. Non capisco di quali infamie parli. Temo che abbia visto un'altra trasmissione''. Lo ha detto Roberto Saviano replicando alle parole del ministro sul suo monologo a "Vieni via con me". ''Lo invito a rivederla e riascoltarla: io ho parlato solo di fatti, frutto di un'inchiesta giudiziaria dell'Antimafia di Milano e Reggio Calabria sul nuovo assetto della 'Ndrangheta e sulla sua presenza culturale, politica ed economica in Lombardia. Fatti che - conclude Saviano - dovrebbero preoccupare il ministro dell'Interno invece di spingerlo ad accusare chi li denuncia''.
Capostruttura Raitre: "Maroni replichi altrove"
"Maroni è un ministro della Repubblica e ha disposizione telegiornali e altri programmi di approfondimento politico per replicare. Il nostro è un programma culturale, dove i politici vengono solo se sono funzionali al racconto delle puntate". E' quanto afferma il capostruttura di Raitre e responsabile di "Vieni via con me", Loris Mazzetti, in merito alla richiesta di replica da parte del ministro degli Interni, Roberto Maroni, alle parole di Roberto Saviano sulle infiltrazioni della 'ndrangheta al Nord. "Se poi abbiamo insultato qualcuno o detto cose non vere, c'è sempre la magistratura a cui rivolgersi - aggiunge Mazzetti -. Io penso che l'onestà intellettuale di Saviano non possa vivere di condizionamenti".
Giovedì convocato il Cda Rai
Giovedì prossimo alle 14 sarà ascoltato in Commissione di Vigilanza tutto il consiglio di amministrazione della Rai, compreso il presidente Paolo Garimberti. In una seduta successiva, forse martedì della prossima settimana, sarà ascoltato anche il direttore generale Mauro Masi. La decisione è stata presa dall'ufficio di presidenza convocato a Palazzo San Macuto, nel quale Zavoli - si legge in una nota - ''ha indicato l'opportunità di un confronto con i Consiglieri eletti dalla Commissione sui problemi e le difficoltà dell'azienda''. In discussione ci saranno tutti i temi di attualità che coinvolgono la tv pubblica, comprese le ultime polemiche sulla trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano.
E' polemica: Idv: "Da Maroni censura"
''Nessuno tocchi Saviano. Dal ministro Maroni arriva un'intollerabile intimidazione ad uno scrittore che vive sotto scorta per la sua denuncia coraggiosa di tutte le mafie. Il ministro dell'Interno, invece di reagire in maniera scomposta, faccia pulizia all'interno del suo partito e cacci i disonesti'', afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
Capezzone: "Ci sia replica"
''Il ministro Maroni ha totalmente ragione. Se la Rai e', come spero, un'azienda con qualche speranza di essere o almeno di apparire seria, deve garantire a Roberto Maroni e alla Lega la possibilita' di replicare nelle stesse condizioni, nella prossima puntata di 'Vieni via con me''': lo afferma il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone.
Ruffini: "Nessuna offesa a Maroni ma ok a replica"
''Nessuna offesa'' al ministro dell'Interno Maroni o alla Lega nelle parole di Roberto Saviano, a "Vieni via con me". Lo dice il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, che pero' offre al ministro la possibilita' di una replica ''con una dichiarazione scritta o filmata di precisazione, rettifica o di replica'' che trovera' posto, sottolinea, ''all'interno della prossima puntata''.