I membri del governo di Futuro e Libertà hanno dato le dimissioni "irrevocabili". Martedì pomeriggio, 16 novembre, il passo sarà ufficializzato dall'incontro tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e i due rami del Parlamento, Schifani e Fini. I Futuristi promettono comunque di proseguire l'impegno "per il bene del Paese" dando il loro "sì" alla Finanziaria. Mentre, fra pochi giorni, nascerà a Milano il nuovo partito di Fini, Futuro e Libertà.
La situazione in tempo reale
22.20 - La Russa: patto di ferro Berlusconi-Bossi
"Il patto di ferro Berlusconi-Bossi" esclude l'eventualità di un Berlusconi bis e in caso di un voto di sfiducia in Parlamento "la maggioranza ribadirà con forza la richiesta di elezioni anticipate". Lo ha detto Ignazio La Russa, al termine del vertice di maggioranza appena concluso ad Arcore.
22.10 - Bondi: "Governo lavora per interesse Paese"
Sandro Bondi, che ha parlato con i giornalisti davanti a Villa San Martino insieme agli due coordinatori del Pdl, Ignazio La Russa e Denis Verdini, ha ribadito che la Lega e il Pdl escludono "la possibilità di un governo diverso da quello attuale che ha lavorato e sta lavorando in modo ottimale per l'interesse del Paese. E' stata ribadita la necessità di approvare celermente la legge di stabilità nell'interesse del Paese. Dopo di che la parola passa al Parlamento per la fiducia al governo".
21.48 - "Se c'è sfiducia, c'è il voto"
Un "patto di ferro" tra Silvio Berlusconi ed Umberto Bossi. Così chi, del Pdl, ha partecipato al vertice di Arcore commenta la linea decisa tra il Cavaliere ed il Senatur. Berlusconi e Bossi hanno deciso di andare avanti con il governo senza dimissioni del premier né un Berlusconi bis. Dopo la finanziaria, è la decisione presa, la parola passerà al Parlamento: se non dovesse essere approvata la fiducia la richiesta del Berlusconi e il Senatur è quella delle elezioni.
21.39 - Fonti maggioranza: Dopo la Finanziaria, crisi in Parlamento
A quanto si è appreso da fonte qualificata dal vertice di Berlusconi con Bossi questa sera ad Arcore è uscita la decisione di approvare la finanziaria e poi di portare la crisi in Parlamento. Non e' quindi passata l'ipotesi di una crisi pilotata, nonostante la Lega avesse messo sul tavolo l'idea di un Berlusconi bis.
21.16 - Concluso il vertice di Arcore
Si è appena concluso il vertice ad Arcore tra la Lega e Berlusconi. All'uscita né Bossi né gli altri dirigenti leghisti si sono fermati a parlare con i giornalisti, allontanandosi subito.
19.05 - Arcore, al via vertice Lega-Pdl
E' iniziata, ad Arcore, la riunione tra i vertici del Pdl e della Lega sulla situazione del governo dopo le dimissioni dei componenti dell'esecutivo di area finiana. Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli sono arrivati poco prima delle 19 a Villa San Martino, dove dal pomeriggio Silvio Berlusconi era riunito con i coordinatori nazionali del partito Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi. Dal canto loro, il Senatur e i due ministri leghisti avevano trascorso quasi tre ore nella sede della Lega, in via Bellerio, a Milano, per fare il punto sulla situazione. Insieme a loro, ad Arcore, anche il governatore del Piemonte, Roberto Cota, il segretario della Lega lombarda, Giancarlo Giorgetti, e il capogruppo del Carroccio alla Camera, Marco Reguzzoni.
17.22 - Fli, la nascita ufficiale a Milano
Futuro e Libertà nascerà ufficialmente a Milano. Sarà infatti la città lombarda ad ospitare dal 14 al 16 gennaio l'assemblea costituente di Fli. Lo ha annunciato il coordinatore nazionale, Adolfo Urso, dicendo si aspettarsi la partecipazione di "decine di migliaia di persone". Poche ore dopo le dimissioni da viceministro, Urso ha anticipato che Fli farà "una proposta forte e innovativa" e un "programma per l'Italia con una visione decennale". L'ex viceministro ha, poi, ribadito: "Possibile coalizione con Casini, con il Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo e con Alleanza per l'Italia di Rutelli".
16.22 - "Berlusconi attaccato alla poltrona"
"Berlusconi si comporta come un vecchio politicante che fa di tutto per restare attaccato alla poltrona". Così il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, giudica l'atteggiamento del presidente del Consiglio alla luce delle dimissioni della delegazione di Fli dal governo.
15.54 - "Fini capofazione al Colle"
"Lo spettacolo che andrà in scena domani è una grande umiliazione per chi crede in un minimo di tutela delle istituzioni, al di là degli scontri politici contingenti. Dunque, domani salirà al Colle, per esprimere un parere (immaginiamo: super partes...), lo stesso Gianfranco Fini che e' stato causa ed artefice della crisi, e che l'ha provocata proprio facendo leva sulla sua funzione di terza carica dello Stato". Lo ha detto Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.
15.47 - Urso: "Ridicole elezioni solo della Camera"
Se si andrà a votare secondo il coordinatore di Futuro e Libertà Adolfo Urso, che considera l'ipotesi di votare solo per la Camera ''ridicola e controproducente", è "ovvio" che lo si farà lo stesso giorno per Camera e Senato. Certo in passato il Senato è stato sciolto prima del tempo, ma proprio "per equipararlo alla Camera non per fare elezioni differenziate". Secondo l'ex viceministro, "il contrario sarebbe una sciocchezza, perché genererebbe vite diverse per i due rami del Parlamento che ora hanno la stessa funzione politica'' e c'è anche il rischio che si creino ''due maggioranze diverse''.
15.21 - Alemanno: "Speriamo uscita Fli sia solo temporanea"
"C'è solo da augurarsi che sia un'uscita temporanea. Il governo deve andare avanti. Non si può e non si deve mollare il governo del Paese". E' quanto ha dichiarato oggi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
14.29 - Brunetta: "avremo la fiducia"
"Io sono ottimista di natura, purtroppo, e penso che al Senato avremo certamente la fiducia e penso che l'avremo anche alla Camera". Lo ha detto il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta a margine della conferenza ministeriale dell'Ocse in corso a Venezia.
13.50 - Premier vede coordinatori Pdl
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, prima di incontrare lo stato maggiore della Lega a villa San Martino, sua residenza ad Arcore, vedrà i tre coordinatori del Pdl, Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini. Lo si apprende da fonti qualificate.
13.49 - Napolitano convoca presidenti Camere
In seguito alle dimissioni dei componenti finiani del governo, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha convocato per domani i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini.
13.39 - Cesa (Udc): "Con dimissioni Fli la crisi è aperta"
"Si materializza oggi, con le dimissioni di ministri e sottosegretari finiani, la crisi del governo costituito a seguito delle elezioni di due anni fa: le nostre previsioni sulle contraddizioni interne alla maggioranza di centrodestra si sono avverate". Lo afferma in una nota il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa.
13.36 - Finanziaria, Fli assicura sostegno
Gli esponenti di area Fli fuoriusciti dal governo hanno dichiarato che il gruppo sosterrà comunque la legge Finanziaria. Una nota congiunta dei capigruppo di Futuro e libertà per l'Italia, Pasquale Viespoli (Senato) e Italo Bocchino (Camera), si legge: "I gruppi parlamentari di Futuro e Libertà nel prendere atto delle dimissioni rassegnate in data odierna dal ministro Andrea Ronchi, dal viceministro Adolfo Urso e dai sottosegretari Antonio Buonfiglio e Roberto Menia, evidenziano il venir meno del rapporto fiduciario nei confronti del governo, e confermano altresì, con profondo senso di responsabilità, il proprio impegno a sostenere nell'interesse del Paese la legge di stabilità e di bilancio".
13.30 - GOVERNO: MEMBRI FLI SI DIMETTONO
Il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di governo in una lettera inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Come lui hanno fatto anche gli altri membri del governo di area finiana: il viceministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, i sottosegretari Antonio Bonfiglio e Roberto Menia.
12.56 - Marcegaglia: "Momento molto difficile, siamo preoccupati"
"E' un momento molto difficile. Il Paese deve essere governato, ovviamente siamo preoccupati della situazione". Questo il commento di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria sulla situazione politica italiana e sull'incertezza sulla tenuta del governo Berlusconi. "Non spetta a Confindustria dire cosa deve fare la politica. Ci vuole molta serietà e responsabilità" conclude Marcegaglia.
12.47 - Gianni Letta: "Paese esca da divisioni"
"Il Paese ritrovi maggiore consapevolezza di sé e dei propri problemi, uscendo dagli schemi di divisioni e dalle contrapposizioni esasperate". E' l'auspicio che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. "E' indispensabile un appello a tutti i cittadini - osserva - perché si ritrovino le ragioni di fondo per stare insieme".
12.40 - Sottosegretario Reina (Mpa) si dimette
L'unico esponente di governo del Movimento per le Autonomie, Giuseppe Maria Reina, ha depositato oggi le proprie dimissioni dalla carica di sottosegretario al Dicastero delle Infrastrutture e Trasporti. E' quanto si legge in una nota dell'Mpa.
12.35 - Gianni Letta: "Difficile governare, classe dirigente sia unita"
Dal rapporto "L'Italia che c'è", che l'associazione Italiadecide ha presentato oggi a Montecitorio, emerge "l'amara esperienza di quanto sia difficile governare e decidere oggi in questo Paese". E' uno dei passaggi dell'intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. E' necessario, aggiunge, che "l'intera classe dirigente sappia unirsi e confrontarsi e che alla fine disponga degli strumenti e delle chiavi interpretative necessarie".
12.25 - Romani: "Costituzione consente scioglimento solo Camera"
Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, spiega che le elezioni per una sola delle Camere del Parlamento sono una strada percorribile. "La Costituzione lo consente - afferma Romani a margine di un convegno sul digitale terrestre a Milano - è una ipotesi praticabile ed è già successo in passato". Poi: "mi pare che su questo punto tutti i partiti siano d'accordo, bisogna garantire al Paese continuità" attraverso l'approvazione della manovra "già nota e per certi versi condivisa".
12.12 - Fini: "Camere delle Autonomia occasione nuova"
"La nascita di una apposita Camera delle Regioni o Senato delle autonomie, in un'ottica di superamento del nostro bicameralismo, può costituire un'occasione storica per conferire agli interessi territoriali la più alta rappresentanza politica e per assicurare agli enti locali la partecipazione alle grandi scelte che riguardano l'organizzazione della Repubblica" dice ancora Gianfranco Fini, alla presentazione del rapporto di "Italiadecide".
12.08 - Storace: "Elezioni subito contro alleanza Fli-sinistre"
Dopo l'annuncio delle dimissioni di Fli dal governo, interviene Francesco Storace, segretario nazionale della Destra: "Occorre andare dritti alle urne per stroncare ogni velleitarismo di chi, senza voti pretende di dettare il corso della politica". "E' evidente - Storace avverte Lega e Pdl - che gli acchiappafarfalle terzo polisti vogliono far governare la sinistra. Non si spiega altrimenti, a meno che il gran capo non lo smentisca, che l'ex viceministro Urso definisca il centrodestra un'alleanza con Rutelli e che ha già portato il partito democratico al governo in Sicilia. Se Fini non li smentisce è quello il loro reale obiettivo".
12.03 - Franceschini scrive a Fini: Sfiducia subito dopo finanziaria"
Calendarizzare la mozione di sfiducia al governo presentata alla Camera il primo giorno utile subito dopo il varo della legge di stabilità da parte di entrambe le Camere. Lo chiede il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini, in una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini.
12.02 - Franceschini scrive a Fini: "A Berlusconi va detto no"
Il capogruppo del Partito democratico a Montecitorio, Dario Franceschini, chiede al presidente della Camera, Gianfranco Fini, di "non assecondare le richieste contenute nella lettera del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi", inviata sabato ai presidenti delle Camere per comunicare l'intenzione di chiedere la fiducia prima al Senato, poi a Montecitorio. Le richieste del premier, secondo Franceschini, sono "viziate sul piano della illegittimità costituzionale, nonché di una prassi consolidata e concorde".
11.44 - Fini: "Classe dirigente deve avere dignità e onore"
"Tra le responsabilità della classe dirigente c'è anche quello di aver smarrito quel senso della dignità, della responsabilità e del dovere che dovrebbero essere proprie di chi è chiamato a ricoprire cariche pubbliche. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, come prevede un articolo della Costituzione che è tra i meno citati e conosciuti". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla presentazione del rapporto "L'Italia che c'è", dell'Associazione "Italia decide", presieduta da Luciano Violante, presenti il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il soottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Per ridare speranza e futuro all'Italia, prosegue Fini, "dobbiamo ripartire dal'Italia che c'è, non siamo all'anno zero, con un Paese allo sbando interamente da ricostruire. Abbiamo invece di fronte a noi - conclude Fini - una nazione capace di esprimere straordinarie potenzialità attraverso una vitalità sul piano sociale e culturale dei suoi territori, la forza competitiva dei suoi distretti produttivi, la vivacità del suo tessuto civile e associativo".
11.42 - Sacconi: "Noi con Udc? Dipende da loro"
Per il ministro Sacconi l'ipotesi di un governo con l'Udc "dipende soprattutto dall'Udc, che mi sembra molto incerta, come a suo tempo ha sostenuto una laicista (parlo della Bresso in Piemonte)". "L'Udc - prosegue - mi sembra spesso tentata da alleanze strane per un partito che si definisce cattolico. Guarda infatti ad una laicista come Fini oppure guarda a laicisti come è il gruppo dirigente del Pd".
11.41 - Sacconi: "Lega alleato fedele"
Per il ministro Maurizio Sacconi "non c'è dubbio che la Lega sia un alleato fedele come i fatti hanno sempre dimostrato".
11.40 - Sacconi: "Far evolvere la democrazia"
Per Sacconi "per il futuro è auspicabile che anche dal punto di vista istituzionale dovremo far evolvere la nostra democrazia verso forme ancor più semplici e dirette".
11.35 - Capezzone: "Mancano dimissioni Fini"
"Oltre alle dimissioni anche troppo a lungo preannunciate dai quattro esponenti finiani, servirebbero quelle di chi, come Gianfranco Fini, come non è mai accaduto a questi livelli nella storia della Repubblica, sta usando un incarico super partes in modo partigiano e fazioso", afferma Daniele Capezzone portavoce del Pdl. "Cosa sarebbe successo, in altre epoche - aggiunge - se Nilde Jotti o Luciano Violante avessero usato la terza carica dello Stato per organizzare scissioni, spaccare un gruppo parlamentare, attaccare una maggioranza, intervenire ogni giorno per aggredire il governo?" Per Capezzone "il comportamento di Gianfranco Fini non è solo grave per l'oggi: e' anche un pericoloso precedente per il futuro, quando chiunque si sentirà "autorizzato" a trasformare la presidenza di un ramo del Parlamento in una sorta di "partito autonomo", confondendo fazione e istituzioni".
11.32 - Urso: "Se si vota, Fli sarà con Casini, Rutelli e Lombardo"
Se si dovesse arrivare al voto anticipato "per scelte altrui traumatiche", Fli guarderà ad "un'altra coalizione di centrodestra con forme che si richiamano alle forze del popolarismo europeo, quindi con Casini, Lombardo, Api e comunque con le altre forze sociali e produttive del Paese che vogliono nel centrodestra e dal centrodestra cambiare e rinnovare la politica, voltare pagina e fare davvero le riforme". Lo ha detto Adolfo Urso, esponente Fli.
11.30 - Sacconi: "Italiani non possono essere espropriati del diritto di scegliere chi li guida"
Secondo Sacconi "ora bisognerà vedere quale sarà il comportamento della Camera, a partire dal Senato". Per il ministro del Welfare, "il presidente del Consiglio dovrà innanzitutto verificare se ha il consenso in quella Camera. Se non ci dovesse essere nelle Camere il consenso io credo che gli italiani - ha proseguito Sacconi - non possano essere espropriati del loro diritto di scegliere chi li guida. Sarebbe davvero colpevole regredire - ha aggiunto - ad un tempo nel quale il parlamento era frastagliato e i governi venivano composti e ricomposti secondo geometrie figlie solo della nomenclatura, del palazzo e non della volontà degli elettori".
10.13 - Fli: "Entro le 13 via dal governo"
"Entro le 13 di oggi consegneremo le nostre lettere di dimissioni irrevocabili dal governo". Queste le parole del sottosegretario di Fli alle Politiche agricole, Antonio Buonfiglio. Le lettere di dimissioni dei membri del governo di Fli, ha spiegato Buonfiglio, sono composte da "tre righe asciutte, senza commenti".