politica

Missioni pace, appello Napolitano

04 Nov 2010 - 10:08

Nuovo appello del Capo dello Stato sulle missioni di pace all'estero. "E' dovere delle autorità politiche e militari preposte continuare a rendere più efficace il contrasto delle minacce da fronteggiare - ha detto Napolitano in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate -. garantendo nel contempo la massima protezione ai contingenti impiegati e alle popolazioni civili coinvolte".

Il presidente della Repubblica ha sottolineato oggi la piena "legittimità" dell'impegno italiano in Afghanistan, ma ha anche invitato a proseguire "nell'aggiornamento delle strategie" militari. "Le nostre forze armate sono in Afghanistan insieme a quelle di altri 47 Stati sovrani - ha ricordato - in occasione della consegna delle decorazioni dell'ordine militare d'Italia - L'evidenza di questa concertazione e il supporto delle autorità afghane democraticamente elette, insieme alla fondamentale rilevanza degli obiettivi perseguiti, sono le prove inconfutabili della legittimità e della valenza del nostro impegno.

"Rispetto della Costituzione". "L'intervento italiano si realizza nel pieno rispetto dei principi e delle circostanze stabiliti dall'articolo 11 della nostra Costituzione - ha precisato - e le dolorosissime perdite di giovani vite che abbiamo dovuto sopportare  ora ci inducono non a desistere ma a persistere nel nostro impegno". Tuttavia, ha spiegato ancora Napolitano, "la dura realtà delle aree di crisi e la necessità di arrivare alla stabilizzazione dell'Afghanistan ci impongono di continuare a procedere nell'aggiornamento delle strategie, delle strutture e delle capacità operative delle forze di sicurezza che le incognite e i mutamenti del contesto internazionale obiettivamente richiedono"

"Omaggio a tutti i caduti per costruire un'Italia libera" ."Il 4 novembre di 92 anni fa - scrive il capo dello Stato nel messaggio inviato alle Forze Armate - aveva termine il primo conflitto mondiale e si completava il grande disegno dell'Italia unita. Oggi, all'Altare della Patria, a nome di tutti gli italiani, renderò il mio deferente omaggio a tutti coloro che sono caduti per costruire un'Italia libera, democratica e prospera. In quel momento di commosso raccoglimento - sottolinea Napolitano - il mio pensiero andrà in particolare ai tanti giovani che, anche recentemente, hanno perso la vita mentre assolvevano il proprio compito nelle missioni di pace. Il loro ricordo così vivo e doloroso in tutti noi ci deve indurre non a desistere ma a persistere nel nostro impegno, a moltiplicare gli sforzi, anche per onorare la memoria di quei ragazzi e dare il significato più alto al loro sacrificio, che altrimenti sarebbe stato vano"

"E' doveroso  contribuire alla stabilità della comunità internazionale". "Nell'attuale periodo storico di profondi mutamenti e drammatiche trasformazioni che mettono in pericolo i valori fondanti della nostra società e il nostro stesso benessere economico e sociale - sostiene il presidente della Repubblica - nessun Paese libero e democratico può sottrarsi al dovere di contribuire alla stabilità e alla sicurezza della comunità internazionale. Le Nazioni unite, l'alleanza atlantica, l'Unione europea sono interpreti e strumenti operativi di questo dovere condiviso. Ed è nel quadro dei dispositivi di intervento messi in campo da queste istituzioni e sulla base di decisioni consensuali assunte nell'ambito dei loro organi collegiali di governo che le Forze armate italiane operano insieme a quelle di moltissimi altri Stati sovrani, nel pieno rispetto dei principi sanciti dall'articolo 11 della nostra Costituzione. È perciò dovere delle autorità politiche e militari preposte continuare ad aggiornare e migliorare strategie, strutture e capacità operative delle Forze armate, per rendere più efficace il contrasto delle minacce da fronteggiare, garantendo nel contempo la massima protezione ai contingenti impiegati e alle popolazioni civili coinvolte".

"Siamo orgogliosi dei nostri soldati". "Nella ricorrenza del 4 novembre, che quest'anno, nel quadro delle Celebrazioni per il 150 anniversario dell'Unità d'Italia, assume significato ancor più profondo, rendiamo onore ai soldati, ai marinai, agli avieri, ai carabinieri e ai finanzieri che operano nelle aree di crisi con perizia, abnegazione ed entusiasmo. Riconosciamone l'impegno e la professionalità e ringraziamoli per i progressi che ci hanno permesso di compiere verso un mondo più stabile, pacifico e sicuro". "Siamo orgogliosi di quanto essi fanno ogni giorno, in nome del nostro paese e della comunità internazionale.

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