politica

Fini: non fonderò altri partiti

25 Apr 2010 - 14:39

A tre giorni dalla Direzione, Gianfranco Fini torna sulla rottura con Berlusconi: "Non mi pento di quanto detto, non mi sono suicidato - spiega il presidente della Camera alla trasmissione "In 1/2 Ora" - ma chi parla di elezioni anticipate è irresponsabile". Dopo aver annunciato di non voler fondare partiti, Fini promette di non "tendere imboscate al Pdl ma la nostra voce sarà più alta dei numeri. Il Pdl non cancelli opinioni diverse o dissenso"

Il presidente della Camera ha nuovamente rivendicato però il diritto della sua "area di opinione" ad esprimere dissenso. "Io non ho alcuna intenzione di fare altri partiti, ho intenzione di continuare a discutere all'interno del mio partito su alcuni problemi squisitamente politici", ha proseguito, ribadendo che "non ci saranno imboscate, noi faremo lealmente la nostra parte perché il programma venga rispettato". "Non c'è da parte mia una questione personale: Berlusconi è il leader del Pdl, è il Presidente del Consiglio, ha il diritto e il dovere di governare".

Fini ha spiegato che il suo scopo è aiutare il partito e quindi anche Berlusconi a migliorare l'azione politica su alcune questioni. "Un partito a forte leadership,  e quella di Berlusconi è indiscussa, non può e non deve cancellare a priori l'ipotesi di opinioni diverse e quindi su alcuni casi di dissensi", ha detto Fini. "Esiste un Pdl in cui c'è una maggioranza, e c'è una area di opinione che su alcune questioni ha valutazioni diverse". Dicendosi convinto di rappresentare all'interno del Pdl una "certa sensibilità di destra, una destra moderna", Fini ha spiegato che una "destra siffatta" deve far sentire la sua voce su questioni come la legalità  "un valore che dev'essere tutelato sempre e comunque e che è perfettamente compatibile con la riforma della giustizia".

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