politica

Berlusconi:Italia non è in declino

10 Apr 2010 - 13:08

"Non siamo un paese in declino" ma "abbiamo consapevolezza di tutti i gravi problemi che ci affliggono". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento al Forum di Confindustria "Libertà e benessere: l'Italia al futuro", a Parma. Il premier ha rilanciato le riforme di fisco e giustizia con l'obiettivo di modernizzare il paese. Sulla firma del trattato Start 2: "Speriamo di vedere un mondo senza più armi nucleari"

''La prima riforma è quella istituzionale'' e ''una delle cose importanti è dare al presidente del Consiglio i poteri che hanno suoi colleghi degli altri paesi europei'', ha affermato il presidente del Consiglio. Sulla proposta del semipresidenzialismo, Berlusconi ha dichiarato: "Ci metteremo tutto il buon senso per ascoltare tutte le voci da qualunque parte vengano" e "terremo in considerazione anche la voce degli imprenditori".

Per quanto riguarda la riforma del fisco "è urgente, difficile complessa'', ha detto Berlusconi, che ha aggiunto: ''Disboscheremo la selva delle leggi fiscali per arrivare a un codice certo di tutte le leggi fiscali''. Stoccata alla Corte Costituzionale, che secondo il premier abroga le leggi che non piacciono a pm e giudici di Magistratura democratica: una "situazione grave" per la giustzia a cui va posto rimedio.

Il premier si è soffermato anche sul "piano casa": "Pensate - ha detto - quanto ebbi un'idea geniale, non sono modesto in merito: il piano casa per aumentare senza pratiche burocratiche la superficie abitabile''. Ma ''a un anno di tempo", ha aggiunto, non è stato realizzato per via della burocrazia. "Non parliamo delle regioni di segno opposto al nostro dove la legge non è stata presa in considerazione - ha spiegato il premier - ma neanche nelle nostre regioni''.

In un anno e mezzo, ha promesso il presidente del Consiglio, ci sarà la "digitalizzazione completa della pubblica amministrazione, tutto dovrebbe poter essere fatto attraverso internet con grandi risparmi di costi". "Voglio rassicurarvi - ha aggiunto - che la vostra richiesta di riforme trova la nostra assoluta condivisione: non c'è nulla che ha detto la vostra, anzi la nostra presidente, che non sia dai noi condiviso: modernizzare Italia, liberarla dall'oppressione burocratica e giudiziaria per fare del paese un paese che funzioni".

Infine i temi internazionali. "Speriamo di vedere un mondo senza piu' armi nucleari'', ha detto Berlusconi secondo cui la firma del trattato Start 2 tra Usa e Russia è anche ''un successo significativo della politica estera italiana''. "I giornali italiani - ha aggiunto il premier - non hanno dato
sufficiente rilievo alla firma sullo Start due per una riduzione fortissima delle armi nucleari". "Io credevo che tutto potesse dirsi concluso nel 2002 con la firma di Pratica di mare - ha aggiunto - Poi con l'ultima fase della presidenza di Bush e Condoleeza Rice i rapporti si raffreddarono e si arrivò a non parlare più. Ci fu il cambio del presidente e io ho lavorato per mettere i due paesi in contatto".

Marcegaglia: "Paese fermo, ora riforme"
Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha detto di augurarsi che Berlusconi riesca a compiere le riforme chieste dagli industriali: "Abbiamo tre anni per farle". "Berlusconi ha vinto in modo chiaro le elezioni regionali", ha detto la Marcegaglia, che ha ricordato come l'Italia sia ferma da 10 anni per colpa della crisi, ma anche delle riforme non fatte. La richiesta al governo: entro maggio 2,5 miliardi per ricerca e innovazione e infrastrutture.

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