Umberto Bossi ha lasciato a tarda sera la residenza di Arcore del premier Silvio Berlusconi dove si è tenuto un vertice tra Pdl e Lega. I temi sul tavolo erano le riforme, da quella costituzionale a quella della giustizia, il nuovo assetto di governo dopo la vittoria alle regionali. Poco prima aveva lasciato la residenza del premier anche il ministro Tremonti. La Russa: "Ci vuole tempo". Calderoli: "Trovata quadra sul metodo".
Uscendo dal cancello di villa San Martino, Bossi ha abbassato il finestrino dell'auto e ha salutato con la mano ma non si è fermato a parlare con i giornalisti presenti. Del seguito di auto del ministro delle Riforme faceva parte anche il figlio di Umberto Bossi Renzo, appena eletto consigliere regionale. Subito dopo è uscito anche l'ex ministro dei Beni culturali Giuliano Urbani. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti era stato il primo ad uscire anche lui senza rilasciare dichiarazioni.
Calderoli: "Trovata la quadra sul metodo"
"E' stata una riunione importante, abbiamo trovato la quadra sul metodo per fare le riforme": lo ha detto il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli al termine dell'incontro. Secondo Calderoli il risultato ottenuto nel vertice riguarda soprattutto i tempi "rapidi" per le riforme. E, come la Lega aveva chiesto, Umberto Bossi e lo stesso Calderoli hanno la delega per le riforme che più hanno a cuore. Il metodo trovato è quello per cui i ministri competenti predispongono un testo che passa poi al tavolo dei coordinatori, per un esame preliminare, e che poi approda al consiglio dei ministri e quindi in Parlamento.
"Tutto quello che c'è da fare nel campo delle riforme - ha detto Calderoli - seguirà questo percorso". Quindi riforma dello stato e del governo, riforma costituzionale, della giustizia, legge sull'intercettazioni, par condicio. "Il risultato è importante - ha concluso il ministro - perchè adesso c'è un metodo concreto e condiviso su cui lavorare in tempi rapidi".
La Russa: "Sarà una cosa lunga"
"Stiamo lavorando, stiamo parlando di riforme possibili quindi la cosa è lunga". Lo ha detto il ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, al termine del vertice ad Arcore.
Galan verso il ministero dell'Agricoltura
Sarà Giancarlo Galan il successore di Luca Zaia sulla poltrona di ministro dell'Agricoltura. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da fonti del Pdl, una delle intese raggiunte nel vertice. L'annuncio sarà fatto tra qualche giorno.
Scintille tra il Pdl e i finiani
Le riforme restano comunque al centro del dibattito politico nel centrodestra. L'attivismo della Lega preoccupa 'Farefuturo', la fondazione patrocinata da Gianfranco Fini, che bacchetta il Pdl accusandolo di lasciarsi fagocitare dal Carroccio. Critiche che scatenano la reazione stizzita dei berlusconiani che accusano la rivista on-line di remare contro.
A ravvivare il dibattito nella maggioranza ci pensa Roberto Maroni che chiede che il compito di "formulare una proposta di grande riforma della Costituzione" sia affidato alla Lega. Una regia che, secondo il ministro dell'Interno, spetta a Umberto Bossi e Roberto Calderoli, rispettivamente ministro delle Riforme e della Semplificazione. A stretto giro di posta arriva la replica della rivista legata al presidente della Camera: "Il Carroccio fa il suo mestiere, e lo fa bene", sottolinea il direttore di Ffwebmagazine Filippo Rossi, "il problema è tutto del Pdl che adesso rischia di essere trainato dal suo alleato 'minore'".
Da qui la richiesta di "battere un colpo" per "non morire tutti leghisti". Analisi che fa storcere il naso ai due coordinatori azzurri del Pdl: Sandro Bondi parla di ennesima "nota stonata" da parte della rivista finiana, mentre Denis Verdini accusa Rossi di essere "sordo o cieco".
Cio' nonostante sulle riforme si potrebbe delineare una 'convergenza di interessi' fra le diverse anime della maggioranza. La Lega, come dice apertamente Maroni, apre al semipresidenzialismo in salsa francese tanto gradito a Fini. E Berlusconi, sul tema, non ha pregiudiziali. E' vero che alcuni suoi fedelissimi preferirebbero codificare l'attuale sistema, ricalcando quello britannico.