"Non è Berlusconi a dover misurare la nostra disponibilità. Siamo noi che abbiamo verificato, dopo 50 decreti e 31 fiducie, la sua indisponibilità a discutere, perché per fare le riforme deve funzionare il Parlamento". Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. "La nostra agenda - prosegue Bersani - è chiara: occupazione, piccole e medie imprese, redditi bassi. Su questo siamo pronti a discutere".
"Anzi, sarebbe ora, a partire dalle norme sul lavoro, rinviate alle Camere dal Presidente della Repubblica. Sulle riforme istituzionali il presidente del Consiglio sa benissimo qual è la nostra posizione: superamento del bicameralismo, diminuzione dei parlamentari, nuova legge elettorale, legge sui partiti, rafforzamento reciproco dei poteri di Parlamento e governo. Su tutte queste materie - conclude - la maggioranza non ce la meni con il dialogo o non dialogo".