Berlusconi:"Pdl al 43%, puntiamo al 51"
Confido in un "ripensamento" o in una "alleanza" che porti l'Udc ad unirsi al Pdl perché credo "che se si prende un elettore dell'Udc e gli si chiede quali siano le differenze con il Pdl questi non sappia rispondere". Lo ha detto Silvio Berlusconi a "Mattino 5". Sul gradimento del Pdl, il premier ha dichiarato che i sondaggi darebbero il centodestra "al 43% e puntiamo al 51%". Sul piano casa, ha assicurato che si farà senza cambiamenti.
Secondo il presidente del Consiglio Pier Ferdinado Casini "piuttosto che essere secondo a Roma ha preferito essere primo in un piccolo villaggio, ma i suoi elettori non si riconoscono nella sinistra". Diverso invece il discorso con Bossi al Nord perché Berlusconi ribadisce di essere convinto che, dopo la nascita del partito unico, i rapporti con la Lega resteranno "ottimi", anche se tra Pdl e Carroccio continuerà una "sana competizione. Con la Lega i rapporti non cambiano: non c'é nessun motivo per cambiare rapporti che sono ottimi e restano tali". Il Carroccio, ha proseguito Berlusconi "è un partito territoriale che ha dato voce soprattutto al Nord". "Penso quindi - ha concluso - che al di là di quella che è la normale e sana competizione elettorale, che c'è sempre stata e dovrà esserci, vada ricordata una cosa su tutte: insieme, noi e Lega vinciamo".
"Bisogna sapere cambiare lavoro"
Durante il collegamento con la trasmissione di Canale 5 Berlusconi è anche tornato sull'invito a darsi da fare rivolto ai disoccupati. "Ero reduce da un incontro di oltre un'ora con i sindacati e con le maestranze Fiat di Pomigliano d'Arco a cui avevo garantito il supporto del governo - dice- Quando mi hanno domandato ma lei cosa farebbe se si trovasse nella situazione di una persona che è licenziata, io direi non resterei con le mani in mano, cercherei di darmi da fare in qualunque altra direzione, potrei cercare un altro lavoro, perché non è detto che una persona debba nascere e morire sempre con lo stesso lavoro. E poi - ha detto ancora il premier - mi darei da fare in lavori imprenditorialmente da monopersona, cioè cercherei di fare qualcosa. Naturalmente contando sulla cassa integrazione, che dà circa l'80% da parte dello Stato e in Campania stiamo cercando di far sì che la Regione aggiunga di suo un altro 20% come supporto ad una nuova formazione da dare ai cassintegrati".
Sul piano casa meglio il decreto
Ultimo argomento a Mattino 5 il piano casa. Berlusconi ha ribadito che non cambia nulla e che il provvedimento "andrà avanti, stiamo solo discutendo sullo strumento, se dl o ddl", ma il governo preferisce "un decreto, perché è più veloce. Il progetto - ha aggiunto - è nato da me pensando alle esigenze di tante famiglie italiane che abitano in una casa mono o bifamiliare, che si sono sviluppate perché hanno avuto figli o nipotini, e che avvertono l'esigenza di allargare la casa. Questo sappiamo quanto e' difficile con la burocrazia italiana"