La Camera approva con 491 sì
Sì dell'Aula della Camera, con la sola astensione dell'Udc, alle mozioni del Pd e del Pdl sulla situazione finanziaria degli enti locali, che impegnano a rivedere il patto di stabilità interno. L'Assemblea ha approvato i testi di Dario Franceschini e Fabrizio Cicchitto con 491 sì e 33 astenuti. "Finalmente, dopo una lunga serie di no, è arrivato il sì della maggioranza ad un problema sentito da tutti i comuni", ha commentato Franceschini.
La Camera approva la mozione Franceschini sugli enti locali e la loro difficile situazione finanziaria. Primo timido allineamento, quindi, sul tema del federalismo fiscale tra Pd e Pdl. In particolare il dispositivo permette ai comuni di sbloccare risorse disponibili per opere in cantiere o programmate da tempo, allentando il patto interno di stabilità.
L'iter in Aula
Via libera della Camera all'unanimità con 491 sì e 33 astenuti. Nessun voto contrario, Approvate successivamente anche le mozioni presentate dall'Idv e da pdl-Lega, mentre è stata respinta la mozione dell'Udc.
Il governo ha dato parere positivo dopo che il testo è stato riformulato a seguito del confronto instaurato da maggioranza e opposizione dopo l'apertura del leader leghista Bossi. La mozione era ritenuta dal centrosinistra conditio sine qua non per affrontare le questioni legate al federalismo fiscale.
Franceschini: "Hanno capito che avevamo ragione"
"Il governo ha capito le nostre ragioni - esulta il leader del Pd Franceschini - e ha accolto la nostra proposta dopo una lunga serie di no, è stato dato parere positivo ad un problema sentito da tutti i comuni". Se seguiranno gli atti normativi conseguenti - prosegue il segretario centrista -, saranno finalmente sbloccati 14,5 miliardi di crediti verso le imprese. Gli enti locali hanno le risorse per pagare i lavori eseguiti, ma non potevano farlo a causa dei vincoli del patto di stabilità interno".
"Idem - conclude Franceschini - per i cantieri che potranno essere aperti, per un totale di 4,5 miliardi di euro e in cui lavoreranno principalmente le piccole imprese".