Bossi: "No privilegi per gli stranieri"
Umberto Bossi frena sul piano per l'edilizia lanciato da Berlusconi: "Stiamo attenti a non fare le case per gli extracomunitari", ha detto il leader della Lega. "Nessun privilegio per gli extracomunitari" anche riguardo all'occupazione. Così mentre l'Ue prevede altri 6 milioni di disoccupati, il ministro per le Riforme attacca: "I posti di lavoro vanno dati prima di tutti ai cittadini italiani rimasti senza".
Il primo monito il Senatur lo ha lanciato da Novara, in occasione di un incontro tra la cittadinanza e alcuni esponenti del governo promosso dal ministro Gianfranco Rotondi. "Non vorrei - ha detto Bossi - che facessimo le case per darle agli extracomunitari. Non vorrei che l'errore fosse quello". Insomma, per il ministro, un eventuale intervento sull'edilizia "va studiato molto bene, con dei limiti e degli indirizzi precisi".
Poi, c'è il problema del lavoro, e anche in questo caso, secondo Bossi, l'imperativo è "favorire gli italiani". Ai microfoni de "L'infedele" di Gad Lerner, su La7, il leader leghista è infatti tornato su quella che per la Lega è un'esigenza primaria, quella di non favorire gli immigrati rispetto ai cittadini italiani, anche rispetto al lavoro. "E' giusto, se non abbiamo posti di lavoro che dobbiamo fare? Almeno che uno abbia un posto al mondo, dove sa che pensano di più a lui che altrove".