politica

"Salvare famiglie, non i banchieri"

Tremonti:niente sconti a chi ha fallito

07 Mar 2009 - 14:41

"Non possiamo salvare i banchieri che hanno fallito. Dobbiamo invece salvare le famiglie, il lavoro, le imprese e la parte buona delle banche". Queste le parole del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel suo intervento a un convegno sulle Pmi, a Busto Arsizio (Va). Tremonti ha poi aggiunto che "ci vuole la saggezza del 'bonus pater familias'. Ma troppe volte nelle banche si è pensato al bonus più che alla famiglia".

Citando poi il concetto di ''economia giusta che non è anticapitalismo'', ma un modo per ''escludere dagli aiuti chi fa ancora i derivati, perché i loro profitti sono le nostre perdite'', Tremonti ha aggiunto che ''un governo di sinistra ha detassato i bonus dei miliardari, un altro governo li ha tassati come è giusto che fosse''. 

"Dobbiamo tutelare il risparmio, ma anche controllare l'esercizio del credito". Il ministro cita l'articolo 47 della Costituzione per sottolineare le funzioni dello Stato nella crisi economica che sta portando alla stretta creditizia per le imprese. Tremonti ha sottolineato che "dagli anni '90 in poi, gli Stati hanno rinunciato a fare gli Stati e la politica monetaria.

La politica ha ceduto la sua sovranità al mercato e ai banchieri, i quali hanno iniziato a stampare, a fianco della moneta buona, moneta cattiva basata sul niente". Tremonti ha poi spiegato che ''non ci saranno solo i prefetti'' a vigilare sulle erogazioni, ma ''sara' aperto un tavolo a cui parteciperanno tutti i soggetti, le associazioni di categoria, le camere di commercio, i sindacati e, se sara' necessario, anche l'Agenzia delle Entrate''.

Il ministro ha quindi aggiunto poi che ''si tratta di dare evidenza pubblica'' alla questione precisando che ''non sarà il tavolo della dialettica e del contrasto, ma quello in cui si cercheranno le soluzioni ai problemi, perché di liti ce ne sono abbastanza in Italia''. Quanto alla partecipazione della Agenzia delle Entrate, Tremonti ha spiegato che ''Maroni organizza l'incontro con i prefetti e, se necessario, potranno loro chiedere all'Agenzia delle Entrate di intervenire in quelle situazioni di debiti fiscali delle aziende in difficolta'''.

Tremonti ritiene infatti che ''se un'azienda è in difficoltà si può intervenire anche con la leva fiscale''. Gli stanziamenti del governo sugli ammortizzatori sociali per fare fronte alla crisi ''sono giusti e se non bastano troveremo i soldi'', ha detto Tremonti. ''Per favorire la coesione sociale - ha spiegato il ministro - il governo ha messo più soldi possibile per sostenere chi e' in difficolta'''. Tremonti ha sottolineato che ''questo sostegno è per chi viene messo fuori dalle fabbriche, i finanziamenti sono giusti, se non bastano troveremo i soldi perché non vogliamo lasciare indietro nessuno, la strada è difficile''.

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