politica

Colonialismo, scuse Italia a Libia

Gheddafi: "Ora priorità a vostre ditte"

02 Mar 2009 - 19:20

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rinnovato davanti al Congresso generale del popolo libico, a Sirte, le scuse per il passato colonialista italiano. "Ancora e formalmente accuso il nostro passato di prevaricazione sul vostro popolo", ha detto il premier accanto al colonnello Muammar Gheddafi che ha replicato: "Le aziende italiane che intendono operare in Libia avranno, da questo momento in poi, la priorità rispetto a tutte le altre".

Si fanno sempre piu' stretti i rapporti tra Italia e Libia, che arrivano a promettersi amicizia ''eterna'' e soprattutto canali di investimento ''privilegiati''. Nel giorno in cui il Congresso generale del popolo libico da' il via libera definitivo al Trattato di amicizia e cooperazione tra Roma e Tripoli, il premier Silvio Berlusconi vola simbolicamente a Sirte dal colonnello Muhammar Gheddafi per mettere il sigillo ad una intesa, grazie alla quale si volta definitivamente la ''pagina buia'' del colonialismo italiano con ''una nuova era'' di amicizia e soprattutto di affari: le aziende italiane, annuncia infatti Gheddafi, avranno da oggi ''la priorita' '' nello sfruttare le immense risorse energetiche - e non solo - del Paese. Berlusconi arriva in Libia da Sharm el Sheikh, e quella che lo attende e' un'accoglienza 'speciale'.

Prima nel paesaggio lunare del deserto della Sirte, dove Gheddafi lo attende sotto la sua tenda circondata dagli uomini della sicurezza e da una mandria di cammelli. Quando si vedono, i due si abbracciano: il 'leader' gli riserva camicie e copricapo arabi, assieme a due cammelli in omaggio. Il Cavaliere ricambia con un trittico di Murano e l'invito a partecipare al vertice del G8 alla Maddalena, nelle vesti di presidente dell'Unione africana.

''Siamo felici del tuo arrivo in Italia. Stiamo gia' pensando a dove piantare la tenda...'' sorride Berlusconi. Quaranta minuti di colloquio e poi via, assieme, in Parlamento. Al loro arrivo e' un tripudio. Il Trattato che finalmente ha avuto il via libera dai due Parlamenti segna ''una nuova epoca'', scandisce il presidente del Consiglio, che rinnova davanti ai delegati libici le ''scuse'' dell'Italia per le ''prevaricazioni'' del colonialismo.

Scuse accettate, gli tende la mano il colonnello, che ricambia l'invito in Italia con un altro invito: quello a partecipare, il prossimo 30 agosto, alla Giornata di amicizia tra Italia e Libia, proclamata ogni anno per quella data in onore della firma - proprio lo scorso 30 agosto a Bengasi - dell'accordo tra i due Paesi.

Berlusconi ci sara', e si tratterra' anche per celebrare - tre giorni dopo - il quarantesimo anniversario della 'Grande rivoluzione' del 1969, quando Gheddafi prese il potere. Il resto sono ancora festeggiamenti. Prima nella piazza di Sirte, dove in onore di Berlusconi cavalli e beduini si lanciano nelle tradizionali corse augurali. Poi di nuovo sotto la tenda nel deserto, per una cena con tanto di danzatrici del ventre e balli etnici.

Il prossimo appuntamento e' per la ''storica visita'' in Italia del colonnello: oltre alla Sardegna, potrebbe arrivare anche a Roma, prima o immediatamente dopo il summit di luglio.

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