"Basta con questa odiosa associazione"
"Dobbiamo mantenere la lucidità e la serenità per respingere l'odiosa associazione mentale tra criminalità e immigrazione che può diffondersi nella popolazione italiana. Se combinata alla crisi può creare un mix di carattere esplosivo". Lo ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla presentazione del rapporto Cnel sull'integrazione degli immigrati.
"E' mio auspicio che le istituzioni sappiano intervenire per impedire che il difficile momento economico favorisca forme di xenofobia, di intolleranza, di avversione nei confronti dell'altro delle quali cominciano ad arrivare segnali preoccupanti da altre parti d'Europa e che rischia di caratterizzare l'immediato futuro".
Intervenendo alla presentazione del sesto rapporto del Cnel sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia, Fini ha proseguito: "Mi riferisco in particolare a quello che e' avvenuto in Gran Bretagna nelle scorse settimane con le manifestazioni contro i lavoratori italiani, lavoratori siciliani, che sono state giustamente condannate dalle autorità britanniche a partire da Gordon Brown.
Si trattava - ha continuato Fini - degli addetti ad una impresa che aveva vinto una gara di appalto in Gran Bretagna". Il presidente della Camera ha rilevato, quindi, che "in molte circostanze questo sentimento xenofobo caratterizza fasce della popolazione italiana nei confronti di chi viene a cercare lavoro" nel nostro Paese.
"Di tutto abbiamo bisogno per superare la crisi fuorché di nuove tensioni sociali all'insegna della guerra tra poveri. Sarebbe il sintomo di un regresso civile che il disagio economico non deve in alcun modo giustificare". Gianfranco Fini, nel suo intervento al Cnel, ha spiegato che l'unica strada da seguire è quella dell'integrazione dei nuovi venuti nel nostro Paese. "E' sbagliato dire integrazione o ...non c'è alternativa all'integrazione" l'unica alternativa sarebbe l'emarginazione degli immigrati. Ma in questo caso più che un'alternativa "sarebbe una sconfitta, un fallimento, un enorme danno per tutti" sia per i lavoratori italiani sia per gli stranieri. Poi il presidente della Camera ha riproposto il voto amministrativo tra gli immigrati. Citando il rapporto del Cnel nelle parti che parlano appunto del riconoscimento del voto amministrativo e di una ridefinizione dello stesso diritto di cittadinanza Fini commenta: "E' notorio che la mia posizione non si discosta molto".