Cappellacci:"Centrosinistra ha fallito"
"Ha prevalso la Sardegna reale, con tanti problemi da risolvere, rispetto a una Sardegna virtuale rappresentata dal Centrosinistra, un paese dei balocchi che non esiste". Lo ha detto il neo presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, intervistato da Belpietro a 'Panorama del giorno'. "Dopo 5 anni fallimentari del Centrosinistra i sardi hanno accettato la nostra proposta. E' una grandissima opportunità per questa terra", ha aggiunto.
Quanto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per il neo eletto "la sua vicinanza nel corso di questa campagna elettorale è stata da molti strumentalizzata - spiega - ma in realtà è una grandissima opportunità per questa terra e i sardi hanno capito questo. Sono grato al premier non solo per la campagna elettorale, ma per quello che sta facendo per la Sardegna".
Soddisfatto il premier che, tuttavia, ha premura di smentire alcune dichiarazioni a lui attribuite: ''In ordine all'andamento degli spogli e ai risultati delle elezioni in Sardegna, sino ad ora non ho rilasciato alcuna dichiarazione precisa - Le frasi che mi sono state attribuite sono pura invenzione''. Anche se, commenta Gianfranco Rotondi del Pdl, è innegabile riconoscere che ha vinto Silvio Berlusconi che mette sempre la faccia sulle sfide più difficili. E' il fattore determinante della politica e ha un feeling unico con gli italiani e un rapporto particolare con la società.
Non nasconde il suo compiacimento Maurizio Gasparri, che di certo non risparmia nessuna cartuccia da sparare. "Un altro successo chiaro del centrodestra. Anche dalla Sardegna bocciatura della arroganze e della incapacità della sinistra. Gli insulti e le bugie di Soru e Veltroni non sono serviti a nulla", così attacca il presidente dei senatori del Pdl.
Pd sempre più in crisi
Inutile negare che allinterno del Partito democratico sono ancora sotto shock per lo strappo in Sardegna: una sconfitta che si inserisce in un dibattito ormai più che aperto su leadership e congresso, con un partito sullorlo di una crisi di nervi che si muove con frenesia per cercare di trovare una quadra. Da ultimo, lautocandidatura alla leadership di Bersani che ha portato allo scoperto linsofferenza di una parte del gruppo. Così sintetizzata da Massimo Cacciari che fa unanalisi lucida del voto: La Sardegna non è fuori dal mondo, il vento è quello. Questo risultato così importante ammette - non me l'aspettavo, francamente, ma anche dopo la mia breve visita in Sardegna qualche mese fa prevedevo che Renato Soru non ce l'avrebbe fatta".
Di qui, laccusa inequivocabile del sindaco di Venezia: La colpa della sconfitta non è di Soru nè di Veltroni. E' il Pd nel suo insieme che non va. Tutta la leadership del partito in questi mesi si sta dimostrando non all'altezza della situazione. Quindi che fare? Per Cacciari le dimissioni del leader democratico non sono una soluzione, ma, prosegue, certamente è necessario che Veltroni ripensi radicalmente il suo ruolo e l'impostazione che finora ha assunto il Pd. Dunque, non resta che prendere atto della sconfitta. E' stata una campagna elettorale bellissima dichiara con un velo di tristezza Renato Soru - Mi aspettavo qualcosa di più come risultato dalla coalizione. Ma i sardi hanno deciso. Fine della partita.