politica

Crisi,Berlusconi:"Sono preoccupato"

"La situazione è tutta da definire"

13 Feb 2009 - 11:56

"Questa crisi ha delle dimensioni che non sono ancora del tutto definite e la dobbiamo guardare e la guardiamo con preoccupazione". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi durante la quale ha parlato dei problemi dell'occupazione che hanno reso necessario lo stanziamento di 8 miliardi per gli ammortizzatori sociali.

"Sono venuto qui in sala stampa per comunicare alcuni fatti importanti a dimostrazione che questo governo realizza fatti concreti. Ciò vuol essere una risposta a chi dice che noi non facciamo i fatti. Mai, nella storia della Repubblica italiana c'è stato un esecutivo che ha fatto cosi' tanto come noi in pochi mesi".

Alla presenza dei ministri dell'Economa Giulio Tremonti, del Welfare Maurizio Sacconi e degli Affari regionali Raffaele Fitto, il premier respinge le accuse dell'opposizione e assicura: "Il mio governo sta lavorando bene e realizza fatti concreti".

''Questa squadra di governo lavora nella più completa concordia e io sono fiero di avere persone così appassionate: non c'è stata mai nessuna situazione in cui noi ricordiamo una distanza fra le varie forze politiche che compongono la maggioranza''. ''Non mi sento affatto solo e anzi sento una collaborazione, un'amicizia e un affetto da parte di tutti i componenti'' della squadra di governo che e su questo posso ''rassicurare gli italiani''.

Fmi, anche Strauss-Kahn preoccupato
Gli effetti della crisi sull'economia reale ''per lo più devono ancora arrivare''. Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn, aggiungendo che ''il 2009 sarà certamente un anno piuttosto cattivo per la crescita, e non solo per le economie avanzate, ma anche per quelle emergenti''. Il direttore generale del Fondo monetario internazione esorta inoltre i paesi sviluppati a mettere in opera i piani di rilancio che hanno annunciato.

Poi mette in guardia rispetto al rischio protezionismo: ''Il protezionismo - ha detto - puo' rientrare dalla porta posteriore, in particolare nel settore bancario'', ha detto. Strauss-Kahn e' scettico rispetto al fatto che il protezionismo possa tornare a manifestarsi, per esempio, attraverso l'imposizione di tasse doganali elevate sui prodotti importati.

Ma nel settore finanziario ''quando i governi forniscono risorse finanziarie o ricapitalizzano delle banche, potrebbero aggiungere una clausola dicendo che questo denaro deve restare in casa'' o potrebbero essere introdotti dei vincoli affinche' ''queste somme siano utilizzate per acquistare prodotti nazionali. Questo genere di protezionismo - avverte il numero uno dell'Fmi - potrebbe ripresentarsi''. Strauss-Kahn partecipera' questo week-end al G7 in programma a Roma.

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