Veltroni: "S'inchini a Costituzione"
Per Silvio Berlusconi una riforma della Carta costituzionale "è necessaria perché è una legge fatta molti anni fa sotto l'influsso di una fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione russa come un modello". Al premier risponde il segretario del Pd, Walter Veltroni: "Berlusconi si deve inchinare davanti alla Costituzione e davanti al sacrificio di quegli italiani".
Alla base del dibattito sulla Carta ovviamente c'è il caso Englaro e il parere "preventivo "di Napolitano. "Penso che si debba andare ad un chiarimento nella lettura della Carta Costituzionale - dice il premier conversando con i cronisti a Cagliari. Il presidente del Consiglio sottolinea come siano da chiarire le competenze relative ai decreti legge: "Credo che la responsabilità di un giudizio sulla necessità e l'urgenza di un provvedimento spetti al governo e che il giudizio di questo fatto sia da attribuire al Parlamento che esamina l'esistenza dei requisiti nella prima commissione come primo atto". A chi spetta questo chiarimento? Alla Corte costituziuonale? Berlusconi non risponde serrandosi con la mano le labbra.
La risposta di Veltroni
"Berlusconi dimentica di aver giurato fedeltà alla Costituzione italiana. La Costituzione è nata grazie al sacrificio di milioni di italiani che contrastarono chi aveva cancellato il ruolo del Parlamento e messo gli oppositori in condizione di non poter esprimere le proprie idee. Berlusconi si deve inchinare davanti alla Costituzione e davanti al sacrificio di quegli italiani".