politica

"Opposizione in piazza in autunno"

Veltroni annuncia protesta al governo

20 Giu 2008 - 09:35

"Non ci siamo, onorevole Berlusconi. Oggi siamo noi a dirlo, in autunno sarà una larga parte degli italiani che noi chiameremo a raccolta per un'azione di protesta e di proposta in tutto il Paese e culminerà con una grande manifestazione nazionale". Lo ha detto il leader del Pd Walter Veltroni, annunciando dal palco dell'assemblea nazionale la prima manifestazione di protesta.

Il leader del Pd, intervenendo ai lavori dell'assemblea costituente del Pd, sceglie la linea dura sin dalle prime battute e va subito al cuore del problema, la fine del clima di dialogo. "La lettera che il premier ha inviato lunedì al Presidente del Senato è uno spartiacque che rischia di segnare negativamente l'intera legislatura". "Con quella missiva - continua il leader del Pd - Berlusconi ha assunto la paternità politica di un emendamento al decreto sicurezza, che stravolge il senso del provvedimento e colpisce il ruolo di garanzia del Capo dello Stato e strappa la delicatissima tela del dialogo istituzionale con l'opposizione".

''Oggi la destra - prosegue Veltroni - ha smesso di innovare. Sembra scommettere piuttosto sulla paura che i grandi cambiamenti in atto stanno suscitando in tutti i settori sociali. E sembra voler promettere - conclude - più protezione che innovazione''. Nonostante Berlusconi abbia "consumato lo strappo" del dialogo, "noi non torneremo con loro nel passato. Noi - garantisce Veltroni - continueremo a lavorare per la nuova stagione della democrazia italiana".

Anzi, "proprio l'inadeguatezza del centrodestra apre davanti a noi una grande opportunità, che dobbiamo far maturare con pazienza, coerenza, tenacia". Il leader del pd, dunque, invita il partito a non avere fretta di ottenere risultati, e il concetto che Veltroni ha ribadito più volte negli ultimi giorni, cioè quello di "non avere l'ansia del centometrista". Veltroni insiste: "E' proprio adesso che i nostri avversari hanno messo in mostra, ancora una volta, i loro limiti radicali, che noi non dobbiamo ricadere in vizi antichi e ripetere i vecchi errori: se lo facessimo - avverte - ci giocheremmo la possibilità di diventare maggioranza nel Paese".

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