politica

Veltroni:"Premier ha rotto dialogo"

"Sua la responsabilità dello strappo"

17 Giu 2008 - 17:10

Dopo il duro scontro in Senato tra maggioranza e opposizione sull'emendamento slitta-processi previsto nel pacchetto sicurezza, Walter Veltroni attacca il premier annunciando l'interruzione del confronto sereno tra i due schieramenti. "Le conclusioni le ha tratte Berlusconi che ha strappato la tela del dialogo possibile" ha detto il leader del Pd ai microfoni del Tg3.

''Il Pd ha cercato in questi mesi di portare l'Italia fuori dal passato ma evidentemente c'è chi vuole tenere questo paese inchiodato al passato e noi, in Parlamento, siamo stati costretti in un mese a discutere due questioni che riguardano gli interessi personali del presidente del consiglio''. Cosi' il segretario del Pd Walter Veltroni attacca, al Tg3, il premier Silvio Berlusconi.

Prima un "regalo" alla Lega, con il sì al reato di immigrazione clandestina. Poi viene accontentata An, con il via libera ai militari nelle strade. Infine, Silvio Berlusconi "pensa a sé medesimo e si disegna su misura una legge ad personam". Il tutto, "nel giro di pochi giorni". Walter Veltroni tira le somme e sbotta: adesso basta, non si può più lasciar correre.

Veltroni ha ricordato l'avvertimento lanciato ieri al premier Berlusconi quando lo aveva sollecitato a cambiare atteggiamento rispetto alla "sequenza di strappi" prodotta dalla vicenda Rete4 e, da ultimo, gli emendamenti cosidetti "salva premier". "Ieri avevo sperato che prevalesse la responsabilità, ma per tutta risposta - ha sottolineato Veltroni - si sono presentati due emendamenti che riguardano una norma per evitare un processo che riguarda il presidente del Consiglio e ieri sera si è mandata quella lettera che riapre lo scontro nei confronti della magistratura, secondo lo scenario già visto tante volte".

"Quindi - ha aggiunto Veltroni - le conclusioni le ha tratte il presidente del Consiglio" che al dialogo ha preferito "un clima di scontro". "Io e il Pd -ha proseguito- abbiamo cercato in questi mesi di portare l'Italia fuori dal passato, ma evidentemente c'è chi vuole tenere il Paese inchiodato al passato. In un mese siamo stati per due volte in Parlamento costretti a discutere degli interessi personali del presidente del Consiglio".

Il Paese chiede che si discuta "dello stato di malessere delle famiglie, dei lavoratori, delle difficoltà delle imprese e degli artigiani e dei commercianti. E' un Paese che ha bisogno di ricominciare a muoversi, non di precipitare nello scontro del passato". Quando viene chiesto a Veltroni se ormai abbia perso fiducia nel Cavaliere, il leader del Pd ha risposto che "non è un problema di fiducia personale ma di serietà, io non direi mai agli italiani una cosa che non faccio".

Tempo limite venerdì, quando si riunisce l'Assemblea costituente. Lì, Veltroni - se non ci saranno cambiamenti e da Berlusconi non arriverà alcun passo indietro - sfiderà il governo e il premier: il Pd sbatterà la porta in faccia al dialogo e farà opposizione dura, non ideologica o strumentale, ma senza sconti.

''Ma Veltroni crede di essere Penelope? Dice di aver tessuto la tela del dialogo e invece è lui che l'ha strappata non appena è cresciuta l'opposizione di sinistra''. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti risponde alle affermazioni del segretario del Pd Walter Veltroni sul dialogo interrotto tra maggioranza e Partito democratico.

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