politica

Sicurezza, "Più poteri ai sindaci"

Maroni:"Prostituzione,no a repressione"

09 Giu 2008 - 13:12

Dopo l'incontro con i sindaci firmatari della "Carta di Parma", che hanno chiesto all'esecutivo più poteri e risorse, il ministro dell'Interno Roberto Maroni torna a parlare della centralità del tema sicurezza nel piano del governo. "Vogliamo e dobbiamo dare una risposta non in termini di emergenza o di una tantum ma di 'sistema' sui problemi della sicurezza nelle città - ha detto - Lavoreremo in stretto rapporto con i sindaci".

"Reato clandestinità strumento per espulsione"
Il reato di immigrazione clandestina "è lo strumento giuridico che ci consente l'espulsione immediata, altrimenti rimane solo il foglio di via e non ci sarà mai nessuna espulsione". Lo afferma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha incontrato oggi i ventuno sindaci della carta di Parma per la sicurezza urbana. "A me interessa più la sanzione accessoria - ha spiegato il ministro riferendosi all'introduzione del reato di immigrazione clandestina - che la sanzione principale". Il ministro ha ribadito di essere favorevole alla introduzione del reato di immigrazione clandestina "anche alla luce di quanto deciso in sede di Unione europea sulla direttiva sui rimpatri. Oggi - ha spiegato - la regola generale comporta una sorta di invito ad andarsene. Ma la direttiva prevede eccezioni, per esempio un provvedimento di espulsione può essere immediato se è dovuto alla violazione di una norma penale". 

"Tema prostituzione va spostato nel disegno di legge"
Il tema della prostituzione, toccato anche oggi nell'incontro con i 21 sindaci della "Carta di Parma" sulla sicurezza urbana "va spostato dal decreto legge al disegno di legge" in modo da avere più tempo di riflessione e "per formulare una risposta più articolata e complessiva" alla questione. Lo afferma il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che ricorda che "oggi è punito lo sfruttamento della prostituzione" ma per quanto riguarda l'ipotesi di introdurre il reato di adescamento, "la conseguenza sarebbe quella di pesare pesantemente sulle Forze dell'ordine e delle strutture". "Altri Paesi lo hanno regolamentato con il controllo, sia igienico-sanitario sia, diciamo, per consentire a queste signore di pagare le tasse". "E' il momento per introdurre nella situazione italiana una situazione che sia più definitiva".

Intercettazioni,  "Ho letto solo le anticipazioni, vedremo"
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, non commenta il provvedimento sulle intercettazioni telefoniche che sarà annunciato nei prossimi giorni dall'esecutivo: "Ho letto solo anticipazioni giornalistiche, venerdì ci sarà il consiglio dei ministri. Vedrò e saprò valutare", ha risposto a chi gli chiedeva un suo parere sulla proposta di consentire le intercettazioni soltanto su alcuni reati gravi come mafia e terrorismo.

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