politica

"Fermiamo la regressione civile"

Appello di Napolitano per il 2 giugno

01 Giu 2008 - 11:40

Per la festa della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime la sua preoccupazione per il diffondersi di fenomeni di intolleranza e di violenza di qualsiasi specie, e chiede a cittadini e istituzioni di operare nell'interesse generale "per fermare ogni rischio di regressione civile" nel nome delle nostre tradizioni. Il presidente ricorda la nascita della Repubblica quando speranza e volontà diffuse fecero "rinascere il Paese in un clima di libertà".

L'Italia ha "superato tante tensioni e tante prove", dal dopoguerra in poi. Ora, ammonisce Napolitano, "non possiamo permetterci di fare un passo indietro. Sapremo, ne sono certo, uscire dalle difficoltà e farci valere ancora una volta, grazie - è l'indicazione che il presidente della Repubblica tiene significativamente a sottolineare nel suo messaggio- a un forte impegno e slancio comune".

Quanto alle indicazioni per il cammino, il Capo dello Stato osserva: "Su quali basi un rinnovato sforzo della nostra comunita' nazionale debba poggiare, lo dicono i principi e gli indirizzi della Costituzione che la Repubblica si diede sessant'anni fa, in meno di due anni dal referendum e dalle elezioni del giugno 1946". Ma proprio a tal proposito, Napolitano confessa la sua "preoccupazione, in questo momento, per il crescere di fenomeni che costituiscono invece la negazione dei principi e valori costituzionali: fenomeni di intolleranza e di violenza di qualsiasi specie, violenza contro la sicurezza dei cittadini, le loro vite e i loro beni, intolleranza e violenza contro lo straniero, intolleranza e violenza politica, insofferenza e ribellismo verso legittime decisioni dello Stato democratico".

Il Capo dello Stato chiede allora a tutti, cittadini e istituzioni, di "fare la loro parte nell'interesse generale, per fermare ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia, che sente sempre vive le sue piu' profonde tradizioni storiche e radici umanistiche. Costruiamo insieme un costume di rispetto reciproco, nella liberta' e nella legalita', mettiamo a frutto le grandi risorse di generosita' e dinamismo che l'Italia mostra di possedere".

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