A Sesto San Giovanni con la Colli
"Un esercito di professionisti" assoldato dalla sinistra avrebbe, per Silvio Berlusconi, cancellato schede elettorali "a nostro favore" durante lo spoglio dei voti nelle recenti elezioni del 12-13 giugno. Questa la dura accusa del premier durante un comizio a Sesto San Giovanni con Ombretta Colli. I vertici di Fi aspettano ora gli esiti dei ballottaggi in Lombardia e in Piemonte, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con la Lega.
"Un esercito di professionisti - ha ripetuto Berlusconi -, che ha operato a danno dei nostri dilettanti, che vengono fatti fessi". L'argomento è di quelli esplosivi che è destinato ad avere conseguenze e rimbalzi polemici a non finire, ma che si alimenta della tensione ancora esistente per i ballottaggi nella Cdl e a proposito dei quali il presidente del Consiglio nonostante tutto ostenta sicurezza: "Siamo sempre compatti - dice - e sul fisco e i tagli troveremo certamente un accordo". I segnali, però, non sono confortanti, soprattutto quelli che vengono dalla Lega e dall'esercito degli astensionisti.
Il mancato apparentamento tra centrodestra e il carroccio a Bergamo e Vercelli, spiega a chiare lettere Roberto Calderoli, "è un brutto segnale" che potrà avere conseguenze anche sul voto meneghino. "Certo - assicura - noi faremo tutto il possibile per mobilitare il nostro elettorato, ma le cose non sono certo facilitate da iniziative come quelle del candidato sindaco della Cdl di Bergamo. Tra i nostri elettori c'è un certo disorientamento, in più - averte Calderoli - votare l'ultima domenica di luglio potrebbe aumentare il rischio di un forte astensionismo da parte degli alleati".
Che il centrodestra viva questa vigilia con qualche apprensione è dimostrato anche dalle parole del ministro "azzurro" Claudio Scajola: "Da qualche parte c'è qualche pasticcio perché era meglio andare d'accordo prima. Qualche volta - sottolinea il ministro riferendosi a Bergamo e Vercelli - quando si va in un modo al primo turno nascono incomprensioni che poi è più difficile ricomporre".
Ignazio La Russa non usa mezzi termini: "Il problema è come al solito battere l'assenteismo: nel ballottaggio - osserva l'esponente di An - le forze della coalizione sono molto compatte. Il problema non è tanto convincere a votare per la Colli, perché tutti sanno che a Milano la maggioranza è per lei e non per Penati. Il problema è battere l'assenteismo". Oltre ai ballottaggi, all'interno della Cdl si discute sui possibili cambi di squadra nella compagine di governo. E in quest'ambito il ruolo del ministro dell'Economia Giulio Tremonti. E anche questo sarà uno dei temi dell'incontro in programma domani, probabilmente prima del Consiglio dei ministri, tra il premier e il segretario dell'Udc Marco Follini.