Anche Ciampi vicino al leader di An
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha chiamato al telefono il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini e gli ha espresso viva solidarietà per l'episodio di martedì sera a Bologna. Fini ha raccontato a Ciampi nei particolari come ha vissuto il momento dell'esplosione, mentre parlava dal palco in Piazza Maggiore. Nella deflagrazione sono rimaste ferite 10 persone, tre delle quali sono ricoverate in ospedale.
Il mondo politico condanna duramente l'episodio di martedì sera, quando una bomba è scoppiata durante un comizio elettorale di Fini, ferendo una decina di persone tra cui il vicepremier. Ferite superficiali che non cancellano la gravità dell'atto.
Berlusconi: "E' un segnale di non democraticità"
"Non sarà una bomba a toglierci la voglia di continuare per arrivare ad un risultato importante per noi e per l' intera Europa". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando, appena giunto al Vertice del G8, l'esplosione di Bologna. Il premier ha aggiunto poi: "Non possiamo esserne contenti: questa esplosione è un segnale di non completa democraticità da parte di chi l'ha messa".
Fassino: "Atti di teppismo e intimidazione da reprimere"
Il segretario dei Ds Piero Fassino ha telefonato a Fini per esprimere tutta la sua solidarietà. Riguardo all'episodio, ha dichiarato: "Sono atti di teppismo e di intimidazione che dobbiamo impegnarci a espellere dalla vita politica e dalla vita civile perché abbiamo bisogno di una campagna elettorale serena e tranquilla nella quale ognuno possa esporre le proprie proposte e gli elettori siano messi in condizione di scegliere in un clima sereno e tranquillo"
Gasparri: "E' la conferma del clima violento creato contro An"
Il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri condanna duramente l'episodio: "la bomba carta fatta esplodere conferma il clima di tensione e violenza che si è creato intorno ad Alleanza Nazionale. Evidentemente ci sono delle frange politiche che non accettano la linea tenuta da An in questi ultimi tempi. Questa volta l'attentato ha causato il ferimento di persone che si erano recate ad ascoltare un comizio politico, secondo le più elementari regole della democrazia. Non ci lasceremo comunque intimidire e proseguiremo sulla nostra strada, con la stessa fermezza e determinazione".
Boselli: "Grave episodio di teppismo politico"
Il presidente dello Sdi Enrico Boselli, sull'episodio della bomba al comizio di Fini, è deciso: "Un episodio di teppismo politico molto grave e purtroppo non il primo di questi ultimi giorni. I socialisti condannano questi atti che inquinano la campagna elettorale e rendono più difficile il suo corretto e regolare svolgimento".
Casini: "Un atto vergognoso"
Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, ha chiamato Fini per esprimergli la sua solidarietà. E ha definito l'episodio "un vergognoso e inquietante atto terroristico".
Lega nord: "E' terrorismo guidato"
La Lega nord affida a un comunicato il suo sdegno: "C'è poco da dire: queste sono azioni terroristiche guidate e pianificate da tempo per creare caos e tensione nell'imminenza dell'appuntamento elettorale".
Bertinotti: "E' un atto contro la democrazia"
Solidarietà anche dal leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti, che condanna l'episodio. "Bisogna lanciare un allarme e chiedere la partecipazione di tutti i movimenti e dei cittadini contro ogni violenza. Va denunciato l'attentato di Bologna come un atto contro la democrazia e contro la convivenza. Il fatto che oggetto del bersaglio sia un nostro avversario politico non cambia la sua gravità".
Cento: "In atto una strategia della tensione"
Il deputato dei Verdi Paolo Cento si dice preoccupato: "L'atto criminale contro il comizio di Fini va condannato con decisione. un gesto che preoccupa, perché ripropone ancora una volta una strategia della tensione tanto più grave perché sembra creata appositamente per intervenire pesantemente sul confronto elettorale in corso. Lascia sgomenti come un gesto simile possa essere realizzato nonostante le misure di sicurezza messe a protezione del vicepresidente del consiglio".