"I boss devono sapere che, se proveranno a far uscire informazioni o ordini dal carcere, lo Stato non avrà nessuna timidezza per impedirlo"
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"I boss devono sapere che, se proveranno a far uscire informazioni o ordini dal carcere, lo Stato non avrà nessuna timidezza per impedirlo ed è pronto a rendere più dura la normativa sul 41 bis". Parola di Angelino Alfano. Il ministro dell'Interno annuncia poi, a Milano in commissione Antimafia, di aver adottato un programma di "protezione ravvicinata al massimo livello" per 4 magistrati impegnati in inchieste antimafia dopo episodi intimidatori.
"Le organizzazioni criminali rimangono tra i più gravi fattori di sottosviluppo del Meridione e la più grave minaccia alla libertà economica nelle aree produttive del Paese", ha sottolineato il ministro nel suo intervento, in Prefettura a Milano, davanti alla commissione Antimafia.
Alfano ha ribadito che, "nonostante l'affinamento delle loro attività abbia consentito loro di proiettarsi nello spazio immateriale degli scambi finanziari, il tratto che distingue la mafia da ogni altro sodalizio criminale, resta il controllo fisico del territorio da cui deriva potere e prestigio".
Il ministro dell'Interno ha poi tracciato un bilancio della cattura di latitanti nel 2013 spiegando che gli arresti sono stati 74. "Camorra e mafia sono state quelle più colpite con l'arresto di 28 e 20 affiliati", ha affermato.