I presidenti Grasso e Boldrini: "Il passaggio servirà a velocizzare l'iter, il Senato si occuperà della riforma costituzionale"
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La legge elettorale dal Senato passa alla Camera. Lo hanno annunciato i presidenti Laura Boldrini e Pietro Grasso. Il Senato si occuperà, invece, della riforma costituzionale sul bicameralismo. Serve "una chiara assunzione di responsabilità da parte dei gruppi politici", hanno spiegato Boldrini e Grasso, promettendo che vigileranno "affinché le due Commissioni Affari costituzionali procedano parallelamente per assicurare un più spedito iter".
Il neo segretario del Pd, Matteo Renzi, giorni fa aveva affermato sulla riforma: "Basta lasciarla a Palazzo Madama a lievitare manco fosse una pizza. Siamo d'accordo tutti che si porti a Montecitorio".
Carfagna: "Pronti a confrontarci con Renzi" - "La legge elettorale è passata alla Camera. Il peso specifico dei cespugli del Pd al Senato è quindi pari a zero. Adesso, noi di Forza Italia, siamo pronti a un confronto franco e decisivo con Matteo Renzi". Lo ha scritto, su Twitter, Mara Carfagna.
Legge elettorale, Quagliariello: "Dal governo non si prescinde" - In questa situazione così fluida, pesano come macigni le parole del ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello: "Ma cosa può interessare al cittadino se la legge elettorale va alla Camera o al Senato? La riforma si può fare solo se diventa parte di un accordo di governo: nessuno può fare le riforme prescindendo dal governo". L'intesa, aveva sottolineato a più riprese il ministro delle Riforme, va cercata innanzitutto tra chi sostiene il governo: "Dopo quello che è accaduto e che abbiamo fatto, con una scissione dolorosa di percorsi nel centrodestra, dovremmo partire dalla maggioranza e dire ai cittadini che in un anno diminuiamo i parlamentari, facciamo in modo che abbiamo una sola camera politica e facciamo una buona legge elettorale".