Il sindaco di Firenze: "Noi siamo il governo, gli altri solo partitini". Civati: "Subito la legge elettorale, poi si vada al voto". Cuperlo: "Priorità dell'esecutivo è il lavoro"
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La corsa alle primarie nel Partito Democratico entra nel vivo con il confronto all'americana tra i tre candidati alla segreteria: Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. "Il governo siamo noi: c'è il Pd con tre o quattro partitini", dice il sindaco di Firenze. Per Civati bisogna "cambiare la legge elettorale e poi tornare al voto", mentre secondo Cuperlo "il governo non ha più alibi: bisogna mettere al primo posto il lavoro".
L'affondo di Renzi sulle privatizzazioni - Il sindaco di Firenze si presenta al confronto con il freno tirato, già consapevole di essere il favorito. "Il mio sarà un Pd che proverà a dare una parola strana all'Italia, la parola speranza, proverà a restituire valori e per una volta far vincere la sinistra stufa di partecipare". Il primo affondo arriva sulle privatizzazioni, su cui, dice, "la sinistra degli ultimi 20 anni si deve far perdonare molte cose. Con i capitani coraggiosi ha perso la faccia di sinistra". E proprio su questo aggiunge: "Vendere il 3% di Eni è sbagliato, è una sorta di compro oro". Sulla spending review, il sindaco di Firenze è critico: "Il governo non mi convince per niente: i tagli si fanno mettendo online tutte le spese, non facendo i professoroni a dare numerini". Un giudizio che migliora di poco, parlando in generale dell'esecutivo Letta: "I primi sei mesi sono stati sufficienti, ma i prossimi 12 saranno ottimi perché gli daremo una mano, noi come Pd".
Cuperlo: "Bisogna battere i pugni in Europa" - Gianni Cuperlo, invece, promuove senza indugi l'esecutivo: "Ha restituito credibilità e autorevolezza al Paese". "Certo - aggiunge però - ha fatto meno del necessario e adesso occorre cambiare passo e mettere al centro la protezione dei deboli". Si tratta, lo definisce Cuperlo, di un "governo di eccezionalità, di alleanza con i nostri avversari" ma ora qualcosa è cambiato perché "una parte la più radicale ha rotto e questo può essere un elemento di chiarezza perché viene meno l'aspetto ricattatorio del tipo 'o togliete l'Imu o facciamo cadere il governo'". "Se sarò segretario lo dirò: il governo vada in Europa e spiegare, battendo i pugni, che la strategia di questi anni è fallita. L'idea che si parte dal rigore per poi creare crescita e lavoro, è come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice 'l'intervento è perfettamente riuscito e il paziente è morto".
Civati pensa al reddito minimo e critica la scelta sull'Imu - Contrariamente a Renzi, Civati sa di doversi giocare il tutto per tutto, e così fa. Partendo dall'Imu: "E' stato un errore clamoroso, con Berlusconi che era già decaduto". Si sarebbero invece dovute "ridurre le tasse, la politica ha prodotto un precariato diffuso. Ora si parla di reddito minimo, è un argomento fortissimo che dobbiamo riprendere". Sull'Ue "è inaccettabile che ci guardino con disprezzo", aggiunge Civati, che sulle privatizzazioni precisa: "Bisogna prima parlare di concorrenza leale". L'ultimo appello è per i ragazzi: "Torniamo alla vostra freschezza, diamo a voi il protagonismo che meritate".
Scontro sulla patrimoniale - E' sulla patrimoniale che le tre posizioni si differenziano in modo più netto, con Renzi che si dice favorevole, ma solo "dopo che la politica dà il buon esempio e inizia a tagliare lei, dopo che torna la legalità nella pubblica amministrazione, dopo che il fisco è chiaro". "La patrimoniale si può fare, ma la parola deve essere progressiva", spiega Civati. "Dobbiamo abbassare innanzitutto le tasse sul lavoro, la tassazione sui redditi o sui patrimoni deve essere progressiva". Più deciso Cuperlo, che denuncia "un eccesso di timidezza" di Renzi e Civati. Sull'ipotesi di introdurre la patrimoniale, dice, "la mia risposta è sì, è giusto in un Paese che sta soffrendo come l'Italia. La crisi non è stata uguale per tutti" e una patrimoniale "non servirebbe per colpire la ricchezza ma per redistribuire una quota di ricchezza".
L'instant poll di Quorum: boom Civati - Boom di Pippo Civati: secondo i telespettatori che hanno assistito al confronto ra i tre candidati alle primarie dell'8 dicembre, il deputato brianzolo è stato il più convincente, precedendo Matteo Renzi e Gianni Cuperlo. Nel complesso, Civati è stato la sorpresa in positivo del dibattito: lo confermano i dati dell’instant poll condotto da Quorum in collaborazione con LaStampa.it su un campione di 700 telespettatori, in base al quale per il 37,9% il più efficace è stato proprio Civati, seguito da Renzi al 36,8% e da Cuperlo al 18,4; il 6,9 non indica un vincitore.