PER RIDURRE IL DEBITO

Letta: "Dismissioni per 10-12 miliardi""I ricavi andranno a ridurre il debito"

Tra le cessioni in programma anche quote di Eni e Fincantieri. Il premier rassicura poi sulla seconda rata dell'Imu: "Verrà abolita"

21 Nov 2013 - 19:46
 © Ansa

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"Sull'Imu il governo manterrà gli impegni presi". Lo ha ribadito il premier, Enrico Letta, in una conferenza stampa a palazzo Chigi. "Martedì, 26 novembre - ha spiegato -, saranno approvati entrambi i provvedimenti sulla tassa sulla casa e sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia". "La seconda rata dell'Imu - ha quindi affermato - non sarà pagata perché questo è un impegno da tempo preso".

Letta: "Cessioni Stm, Fincantieri, Cdp Reti, Grandi stazioni" - "Le cessioni in programma da parte del governo vedono soggetti di non controllo come Stm, Fincantieri, Cdp Reti, Grandi stazioni". "Nel pacchetto di cessioni - ha aggiunto - c'è anche una "operazione di buyback che riguarda Eni che comporterà la cessione di un 3%, senza che questo comporti l'andare sotto il 30%".

"Da dismissioni risorse per 10-12 miliardi" - "Complessivamente l'operazione di cessione di quote societarie dovrebbe far entrare tra i 10 e i 12 miliardi di euro" nelle casse dello Stato, di cui la metà andrà a ridurre il debito nel 2014 e il resto a "ricapitalizzazione della Cassa depositi e prestiti", ha affermato il premier.

Saccomanni: "2 miliardi da cessione Eni" - Le dismissioni arriveranno fino al 60% della quota per Sace e Grandi Stazioni; per Enav e Fincantieri è prevista una cessione del 40%; per Eni la cessione del 3%. Lo ha spiegato il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. La cessione del 3% dell'Eni, ha sottolineato, "ci consente di mobilizzare 2 miliardi senza scendere sotto il 30%" e senza dunque perdere il controllo della società.

Fisco, Letta: "Acconti slittano al 10 dicembre" - Il pagamento degli acconti fiscali "viene spostato dal 30 novembre al 10 dicembre", ha quindi detto Letta nella conferenza stampa al termine del Cdm.

"Grazie a spending review giù tasse sul lavoro" - Parlando della revisione della spesa pubblica, il presidente del Consiglio ha dichiarato: "La prima finalità delle risorse che arriveranno dalla spending review è un'ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro".

"Il primo taglio sia alla politica" - "Il primo taglio dovrà essere alla spesa pubblica per il funzionamento della macchina, con i conti dei ministeri, della politica, di ciò che è stato ridondante". Così il premier ha parlato della spending review, spiegando che "a Cottarelli sono stati dati pieni poteri". "Sulle modalità di allocazione di queste risorse", ha poi detto rivolgendosi al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, "possiamo decidere insieme".

Stabilità, "ripristineremo fondi Sla"
- Il Cdm ha inoltre deciso di presentare un emendamento alla legge di Stabilità che riguarda il "ripristino completo delle somme legate alla non autosufficienza" e fra queste quelle per i malati di Sla. Letta ha quindi detto di comprendere le proteste, ma ha anche ricordato che era già previsto un "completamento del percorso".

"A breve ingente credito d'imposta sulla ricerca" - Letta ha quindi annunciato che "la settimana prossima, nel cosiddetto collegato sviluppo alla legge di Stabilità, ci sarà una significativa dotazione finanziaria per il credito d'imposta sulla ricerca". Poi, sulla cultura, ha aggiunto: "Bisogna partire dal fatto che ci sia un investimento maggiore e migliore da parte del pubblico".

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