"LO VUOLE ANCHE RENZI"

Caso Cancellieri, appello di Civati"Il Pd voti unito per la sfiducia"

Dopo la pubblicazione delle nuove intercettazioni, il candidato alla segreteria chiede che il partito si esprima con compattezza: "Anche Renzi ha fatto capire di volere le dimissioni", spiega

14 Nov 2013 - 20:14
 © Ansa

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In vista del voto sulla mozione di sfiducia al ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, per la vicenda delle telefonate ai Ligresti, Pippo Civati, candidato alla segreteria del Pd, torna alla carica, e spinge perché il partito si esprima in blocco chiedendo la testa del Guardasigilli. "Siccome oltre a me anche Renzi ha fatto capire di volere le dimissioni - spiega - è probabile che la decisione passi" all'interno del partito.

"Chiedo - scrive infatti Civati sul proprio blog - che il gruppo del Pd voti questa decisione al suo interno", nel momento in cui l'assemblea del partito sarà riunita (entro mercoledì, pare) per decidere la linea. E su questa linea il candidato alla leadeship chiede anche l'appoggio esplicito del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che "conta su una larga schiera di deputati (i 'suoi' e i fassiniani, i veltroniani, i lettiani, i franceschiniani che lo sostengono)".

La presa di posizione di Civati arriva dopo la diffusione di nuove intercettazioni, pubblicate su Repubblica, di una telefonata tra il ministro Cancellieri e Antonino Ligresti, fratello di Salvatore: una chiamata effettuata, sottolinea il quotidiano, il 21 agosto, poche ore prima che i pm torinesi interrogassero il ministro come teste. Che cosa si siano detti, non si sa. Quel che è certo è che si sono parlati, una telefonata lunga 7 minuti e mezzo.

E nei tabulati risultano anche "numerose telefonate" tra Sebastiano Peluso, il marito della Cancellieri, e i famigliari di Salvatore Ligresti: nulla di penalmente rilevante, comunque, anche per la Procura di Torino, per la quale la Cancellieri non è indagata.

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