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Immigrati, premier Letta: "Ue agisca" Alfano: "Accoglienza un punto fermo"

Per il presidente del Consiglio serve un immediato intervento dell'Europa pena la "morte" della stessa Unione europea. Il ministro dell'Interno ribadisce la necessità di solidarietà anche se "prima vengono gli italiani, non possiamo tenerli tutti"

22 Ott 2013 - 11:42
 © Ansa

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"L'Europa, per la sua stessa storia" e per le sue "più profonde e nobili" radici, "non può stare a guardare" di fronte a tragedie come quelle di Lampedusa, "se lo fa, muore". Lo ha detto il premier Enrico Letta, nel suo intervento a Montecitorio. Il Consiglio europeo che si apre giovedì prossimo "sarà l'occasione per iniziare a discutere di un'Europa diversa", ha aggiunto.

Secondo Letta, "l'Europa ha smarrito la sua anima in balia di discussioni interminabili sulle procedure, serve invece solidarietà quando uno degli Stati membri in difficoltà. Per la prima volta dopodomani - ha aggiunto - entrerà nel Consiglio il dolore della tragedia di Lampedusa. Dinanzi a quel danno non dobbiamo conformarci alla globalizzazione dell'indifferenza".

Alfano: "L'accoglienza è un punto fermo, ma non possiamo tenerli tutti" -
"L'accoglienza degli immigrati è un punto fermo, ma non possiamo tenerli tutti anche perché in un momento di crisi dobbiamo preoccuparci di dare un futuro dignitoso agli italiani". E' questa l'opinione di Angelino Alfano. "Prima del futuro degli altri - ha aggiunto il ministro dell'Interno - dobbiamo occuparci del futuro degli italiani". Alfano si è rivolto all'Unione Europea per sottolineare che "deve proteggere le frontiere italiane perché sono ormai le frontiere dell'Europa. Con il buonismo sugli immigrati si rischia di far morire altre persone, mentre la questione dell'immigrazione va affrontata con realismo".

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