MARGINI DI MIGLIORAMENTO

Letta: si ricompensi chi fa sacrificiAlfano: legge Stabilità non è Vangelo

Il premier dice che il rigore è necessario ma accettabile solo se c'è una ricompensa. E Alfano promette: miglioreremo quella legge

22 Ott 2013 - 14:22
 © LaPresse

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"La disciplina delle finanze pubbliche è necessaria", ma è socialmente "accettabile" solo se c'è una "ricompensa", una "prospettiva". Queste le parole del premier Enrico Letta, nel suo intervento a Montecitorio in vista del vertice Ue di fine ottobre. E il vicepremier Angelino Alfano, circa la legge di Stabilità, precisa: "Non è il quinto Vangelo e ci sono grandi margini in Parlamento per intervenire, ma serve un approccio costruttivo".

"Responsabilità e solidarietà contro la crisi" - Sacrifici necessari, dunque, ma accettabili solo se poi c'è una ricompensa, una svolta, una uscita, una prospettiva, secondo il premier, che ha sottolineato che "per uscire dalla crisi la via giusta è unire maggiore responsabilità e maggiore solidarietà". Sempre sulla stessa normativa, Alfano ha detto che "chi dice solo che quella legge non va bene vuol dire che intende far cadere il governo".

Il premier, sempre nel suo intervento alla Camera, ha spiegato che nel Consiglio europeo si farà "il primo passo per riconoscere finalmente l'impatto sociale della crisi su disoccupazione e diseguaglianze che crescono. L'obiettivo è introdurre un nuova considerazione delle dinamiche sociali nelle raccomandazioni rivolte agli Stati membri".

E ancora: "Crediamo in un approccio più equilibrato tra le politiche economiche e quelle sociali a livello europeo. E' una nuova strada sulla quale costituire nuove politiche europee".

"Siamo forti dei sacrifici fatti" - Il presidente del Consiglio ha fatto poi riferimento all'appuntamento con il semestre italiano di presidenza dell'Unione europea, auspicando: "Dobbiamo arrivare pronti, forti dei tanti sacrifici fatti in questi anni e fieri del nostro europeismo. Vorrei partire da questo dibattito parlamentare per iniziare a mettere a punto le priorità comuni di Parlamento e del governo" sull'agenda del semestre.

"Il semestre sia di svolta verso gli Stati Uniti d'Europa" - Il semestre italiano di presidenza dell'Ue, ha continuato Letta, deve essere "nella tradizione dei grandi semestri che l'Italia ha gestito" e che hanno portato a "grandi svolte" nella storia dell'Unione. Il premier ha poi ricordato "due appuntamenti che hanno cambiato la storia europea": il consiglio Ue di Milano del 1985 che "ha dato il via all'atto unico europeo" e quello del 1990 che "permise una svolta verso l'unione economica e monetaria". Il semestre, ha concluso Letta, deve essere la "base" perché gli Stati Uniti d'Europa "possano arrivare".

"Suicida tagliare la ricerca" - Il premier ha poi sottolineato che su innovazione e ricerca l'Europa "è ricca di potenzialità, eppure perdiamo terreno nel confronto globale; la ricerca non può essere sacrificata sull'altare dei tagli, è una scelta suicida e noi vogliamo un'inversione di tendenza". L'obiettivo, ha continuato, "è costituire un'area senza frontiere per la ricerca entro il 2014. Serve un cambio di passo, occorre creare le condizioni minime per fare uscire la ricerca dai recinti nazionali, ci batteremo per questo, anche nel nostro semestre di presidenza europea".

Digitale, un milione di posti scoperti - Letta è poi passato alle questioni concrete, lanciando un allarme "digitale: "Nei prossimi due anni, senza competenze adeguate, potremmo avere quasi un milione di posti di lavoro non coperti nel digitale: un paradosso assolutamente intollerabile". E ha quindi aggiunto che "l'agenda digitale è la principale riforma della Pubblica amministrazione". Passando poi al commercio online, si è augurato che dal vertice europeo arrivi un messaggio "per superare i colli di bottiglia che rallentano lo sviluppo del commercio online, sia per quanto riguarda la facilitazione dei pagamenti sia per la tutela dei consumatori".

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