Il messaggio di Napolitano in occasione della 63esima Giornata nazionale per le vittime. Il presidente della Camera, Laura Boldrini: "Inaccettabile in un Paese civile"
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"I morti sul lavoro sono una piaga sociale". Lo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della 63esima Giornata nazionale per le vittime, ricordando che "non si deve abbassare la guardia" anche se il fenomeno degli infortuni registra "un andamento decrescente, soprattutto in termini di perdita di vite umane".
"Come ho più volte sottolineato - prosegue Napolitano - l'andamento decrescente del drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro non deve far abbassare la guardia su quella che continua a rappresentare una drammatica piaga sociale. Il recente gravissimo incidente di Lamezia Terme - ricorda il Capo dello Stato - con la morte di tre operai in un silos, ne è drammatica conferma. E desta particolare inquietudine l'entità degli infortuni tra i lavoratori stranieri. Apprezzo quindi l'impegno nel promuovere una forte cultura della sicurezza e della prevenzione per il rispetto delle regole poste a tutela dell'incolumità sul posto del lavoro e in difesa della vita e della dignità di tutti i lavoratori, valori essenziali garantiti dalla nostra Costituzione".
Boldrini: infortuni inaccettabili in Paese civile - "Sebbene gli ultimi dati sugli infortuni sul lavoro sembrano mostrare una lieve flessione, il fenomeno conserva tuttora dimensioni inaccettabili in un Paese civile": E' quanto scrive anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio all'Anmil, chiedendo "anche nella particolare congiuntura economica" di non abbassare "i livelli di sicurezza in un'ottica di risparmio. Non si può barattare la vita dei nostri lavoratori per il perseguimento del profitto a ogni costo".
In 5 anni -29% morti - Gli incidenti sul lavoro continuano ad essere in calo, tanto che dal 2008 al 2012 si registra una diminuzione degli infortuni del 22,8% e del 28,8% dei morti, ma questo "non deve indurre ad abbassare la guardia". Lo sottolinea l'Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro). Nel 2012 gli infortuni denunciati all'Inail hanno sono stati 744.916 (-8,9% sui 817.586 del 2011), i morti 790 (-8,8% rispetto 866 del 2011).