"Basta considerare Silvio Berlusconi come l'avversario da abbattere"
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"In questo momento l'atteggiamento del Pd sta mettendo molto più a rischio il governo di quanto non faccia il Pdl". Così il segretario del Popolo della libertà Angelino Alfano, in collegamento telefonico con la Festa di Scelta Civica. Il vicepremier evita invece di rispondere a una domanda sulle conseguenze per il governo del voto in Giunta sulla decadenza di Berlusconi perché "si creerebbe un meccanismo di accuse di ricatto".
Alfano lancia inoltre un "appello" affinché i "membri della giunta non si atteggino", sulla decadenza di Silvio Berlusconi, come se dovessero giudicare "l'avversario storico da abbattere", ma piuttosto riflettano sul "diritto" a essere senatore del leader di uno dei soci della maggioranza.
E continua: "Noi siamo davvero molto,molto colpiti dall'atteggiamento del Pd", ma "abbiamo ancora lasperanza che questi giorni consiglino a tutti una riflessioneprofonda, giuridica e non politica, affinché il nostro appello"sia ascoltato dal Pd. Lasciamo lavorare la giunta e i commissari:abbiamo ancora quattro giornate affinché questo mio appello, chenon é solo mio, possa essere raccolto da qualcuno".
Alfano sottolinea poi l'importanza del ruolo del leader Pdl nella tenuta dell'esecutivo Letta: "In questi mesi Silvio Berlusconi è stato un campione di responsabilità e di sostegno a questo governo, è chiaro che rispetto agli attacchi che sta ricevendo anche personali da parte di membri della coalizione di governo la domanda è: quo usque tandem?". Questa la risposta alla domanda del direttore di RaiNews 24, Monica Maggioni, che gli chiede appunto cosa avverrà in caso di voto contrario a Berlusconi nella riunione della Giunta in programma mercoledì.