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Imu, Napolitano firma il decreto legge

Nel testo non cʼè la reintroduzione dellʼIrpef sulle seconde case sfitte. Non compare però neppure la deducibilità sui capannoni. Ma Baretta assicura: "Ci sarà con la Legge di Stabilità"

Tgcom24

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto legge sull'Imu. Nel testo non c'è la reintroduzione dell'Irpef sulle rendite catastali delle case sfitte e non compare neppure la deduzione Imu dal reddito di impresa pagata sui capannoni industriali e gli immobili strettamente connessi all'attività.

Saltano così le due norme sulle quali si era molto discusso. Nelle bozze circolate prima del Cdm le due misure erano infatti presenti all'articolo 6. Ma poi, dopo notizie di stampa, Palazzo Chigi e diversi esponenti del governo avevano smentito le indiscrezioni su nuove ipotesi di tassazione sulle seconde case, per coprire il provvedimento sull'Imu, riportate su alcuni giornali. "Tali indiscrezioni - spiegava una nota di Palazzo Chigi - evidentemente si riferiscono a bozze circolate nei giorni scorsi e che non faranno parte del provvedimento che sarà in Gazzetta Ufficiale".

Baretta: deducibilità capannoni in Legge Stabilità - La deducibilità per i capannoni delle imprese che, insieme al ritorno dell'Irpef sulle seconde case, non compare nel decreto sull'Imu firmato da Napolitano "bisogna farla con la Legge di Stabilità". Lo spiega il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, aggiungendo che dovrebbe valere per l'anno di imposta 2013, cioè deducibile nel 2014.

C'è clausola che fa aumentare accise e acconti - Il governo si tutela: se non dovessero entrare i fondi pari a circa 1,5 miliardi previsti dall'Iva successiva ai pagamenti P.a. e dalla 'transazione' sulle slot machine è prevista una clausola di salvaguardia. Salirebbero in questo caso gli acconti Ires, Irap e le accise. Lo prevede il testo definitivo del decreto Imu.

A Comuni 2,3 mld in 2013, poi 75 mln da 2014 - Arrivano 2,3 miliardi di euro per l'anno 2013 e 75 milioni a decorrere dall'anno 2014 per compensare i Comuni, le regioni a statuto ordinario, Sicilia e Sardegna del minor gettito Imu. Nel testo si conferma poi lo stop alla prima rata del'imposta. C'è anche la riduzione della cedolare secca che passa come noto dal 19 al 15% e non è dovuta da parte dei costruttori la seconda rata 2013 per gli immobili rimasti invenduti o sfitti.

Per Cigd altri 500 mln, tutelati 6.500 esodati - Con il decreto Imu arrivano, come già annunciato, altri 500 milioni per la cassa integrazione in deroga. Si conferma anche la tutela per altri 6.500 esodati per una spesa complessiva di 151 milioni nel 2014; 164 nel 2015; 124 nel 2016; 85 nel 2017; 47 nel 2018 e infine 12 nel 2019.

Dimezzato tetto detraibilità polizze vita
- Dimezzato il tetto massimo di detraibilità delle polizze vita: passa dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro per il periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013. Poi si scende a 230 euro a decorrere dal periodo d'imposta 2014. Sono compresi i premi vita e infortuni stipulati o rinnovati entro il periodo d'imposta 2000.

Slitta il termine per deliberare il bilancio dei comuni - Slitta il termine per deliberare il bilancio annuale di previsione 2013 degli enti locali. Già prorogata al 30 settembre 2013 la scadenza è ulteriormente differita al 30 novembre 2013. Lo prevede il decreto Imu. Nel 2013 le delibere di approvazione delle aliquote e delle detrazioni e i regolamenti Imu, acquistano efficacia a decorrere dalla data di pubblicazione nel sito istituzionale di ciascun comune. Lo slittamento era stato fortemente chiesto dai sindaci anche in un incontro nei giorni scorsi con il governo.