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Nodo Imu, vertice con Letta a Palazzo Chigi Alfano: "C'è da lavorare, ma possiamo farcela"

Delrio: "Aperti a tutte le opzioni". La questione al Consiglio dei ministri in programma mercoledì

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Il nodo Imu è stato al centro di una colazione di lavoro a Palazzo Chigi tra il premier e alcuni ministri. "Stiamo continuando a ragionare e a valutare tutte le opzioni percorribili", ha detto all'uscita il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio. All'incontro c'erano anche il premier Enrico Letta, il vicepremier Alfano e il ministro dell'Economia Saccomanni. Nel vertice si è discusso anche delle misure all'ordine del giorno nel prossimo Cdm.

Alfano: "Possiamo farcela - Sulla questione è intervenuto anche il vicepremier Angelino Alfano, scrivendo su Twitter che "sull'Imu c'è ancora da lavorare fino a mercoledì, ma possiamo farcela". E, se nel Cdm di lunedì di Imu non si è neanche parlato, il prossimo Consiglio dei ministri, quello di mercoledì, "sarà intenso perché è certamente una decisione importante", come ha sottolineato, lasciando Palazzo Chigi, il ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia.

La proposta di alcuni senatori del Pd - E intanto, un ddl presentato da alcuni senatori del Pd a proposito dell'Imu, quello che porterebbe all'esenzione dall'imposta del 70% degli italiani, prevede un taglio del 50% dell'Imu sui beni di imprese, artigiani e commercianti e per la prima casa: queso sarebbe possibile introducendo un sistema di detrazioni legate al livello del reddito dichiarato, come spiega Claudio Moscardelli, primo firmatario del ddl insieme ai senatori del Pd Pezzopane, Cucca, Fabbri, Mirabelli, Pagliari, Ruta, Scalia, Spilabotte e Valentini.

Il testo, dice, prevede per la prima casa l'introduzione di un sistema di detrazioni legate al livello del reddito dichiarato passando dai 500 per chi dichiara un reddito inferiore ai 10mila euro ad una detrazione pari a zero per i titolari di reddito superiore a 120mila. In base ai dati forniti dal ministero dell'Economia e Finanza questa modifica determinerebbe l'esenzione totale dal pagamento dell'imposta per tutti coloro che dichiarano un reddito complessivo fino a 26mila euro che rappresentano ben il oltre il 70% dei soggetti passivi dell'imposta municipale propria. Per i redditi tra 26mila euro e 55mila si avrebbe un beneficio di 100 euro in meno rispetto a quanto pagato nel 2012. Per i redditi superiori si avrebbe una contribuzione crescente con il diminuire delle detrazioni. Le risorse per finanziare questo intervento vengono recepite attraverso l'introduzione di un contributo di solidarietà sulle fasce di reddito superiore ai 100mila.

Il disegno di legge prevede un'ulteriore disposizione che consente ai Comuni di decidere l'esenzione totale dal pagamento dell'imposta per tutti i contribuenti se pongono in essere comportamenti virtuosi, attraverso la partecipazione all'attività di contrasto all'evasione a livello nazionale e locale, che permetterebbe di destinare le risorse recuperate al taglio dell'Imu sino a zero.

Il disegno di legge prevede inoltre la riduzione del 50% dell'aliquota standard applicata nei confronti dei capannoni, negozi e laboratori artigianali che passa dall'attuale 0,76% allo 0,3% con un notevole vantaggio per le attività produttive che vedono ridursi drasticamente il peso fiscale su un importante fattore produttivo. Per le coperture è previsto innalzamento della tassazione sulle rendite e redditi da capitale, rispetto ai quali l'imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi passerebbe dall'attuale 12,5% al 23%.

Brunetta: "Per le case di lusso l'Imu resterà comunque" - "Al viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, al segretario traghettatore del Pd, Guglielmo Epifani, e a tutti i compagni del Partito democratico ricordiamo che ville, castelli e immobili di lusso facenti parte delle categorie catastali A1, A8 e A9 sono già esclusi e continueranno a essere esclusi dall'esenzione Imu sulle prime case. Era previsto così nella norma del governo Berlusconi che abolì l'Ici nel 2008, è stato così con Letta nel decreto di sospensione del versamento della rata Imu di giugno 2013 e continuerà a essere così", sottolinea il presidente dei deputati Pdl, Renato Brunetta.

"In particolare, A1 sono definite le 'abitazioni di tipo signorile', vale a dire unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio, con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore all'ordinario. A8 sono le 'abitazioni in ville', intendendosi per tali quegli immobili caratterizzati dalla presenza di parco e/o giardino, edificati in zone urbanistiche ad essi specificamente destinate o in zone di pregio. Infine, A9 sono definiti 'castelli e palazzi eminenti', vale a dire immobili che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le altre categorie. Sarebbe ora di smetterla con la demagogia e il populismo dei ricchi che devono pagare l'Imu: lo fanno e lo hanno sempre fatto. Affermare il contrario è pura ignoranza, o strumentalizzazione degna di miglior causa".

imu