Ma il premier lancia un avvertimento ai partiti: "Non continuerò ad ogni costo né permetterò il logoramento del mio governo"
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"Il momento è delicato ma prevarrà l'interesse per il Paese. Così il premier, Enrico Letta, dopo la sentenza di condanna per Silvio Berlusconi sul caso Mediaset, che potrebbe mettere in seria difficoltà l'attuale governo. Il presidente del Consiglio ha poi voluto precisare che non "intende sottoporre l'escutivo a a logoramenti" e che non continuerà a "tutti i costi", poiché "non sarebbe nell'interesse del Paese".
"Sono assolutamente convinto che debba prevalere l'interesse del Paese, che è anche la lotta all'evasione fiscale e sono convinto che tutti i partiti oggi devono assumersi le proprie responsabilità e fare scelte che riguardano il futuro", ha aggiunto Letta a Palazzo Chigi sulle possibili conseguenze della sentenza Mediaset.
"Naturalmente l'interesse non è un logoramento e non considero che continuare a tutti i costi sia nell'interesse del Paese", ha proseguito. "Sono assolutamente consapevole del momento delicato, ma io sono tra quelli che mette davanti a tutto l'Italia e se c'è chi vuole mettere davanti altre priorità io penso che sia invece importante mettere davanti il Paese poi vengono altri interessi".
Berlusconi incandidabile? - Lei come leader del Pd ha un'opinione su come si debba votare sull'incandidabilità? "Penso che bisogna applicare la legge e da quello che ho capito non ci sono elementi di discrezionalità", ha risposto il premier Enrico Letta, durante la conferenza stampa.
"Stabilità del governo fondamentale per la ripresa del Paese" - La stabilità del governo è fondamentale, anche a livello internazionale, essendo uno dei fattori principali per attrarre investimenti investimenti", ha ribadito Letta, in un passaggio del suo intervento durante l'incontro alla Camera con i parlamentari di Scelta Civica.
"Stop al governo sarebbe un delitto" - Sarebbe un "delitto" non andare avanti, fermarci "malamente", perché il lavoro del governo comincia a dare i suoi "frutti": i risultati "sono a portata di mano e possiamo già toccarli".
Epifani: "Grazia? Pressioni indebite del Pdl" - Secondo Guglielmo Epifani "dal Pdl arrivano ricette inquietanti: chiedere al Presidente della Repubblica una cosa come la grazia e tirare in mezzo Napolitano è una pressione indebita". Questo il giudizio del segretario del Pd, alla festa regionale del Pd dell'Emilia Romagna di Casalgrande, nel Reggiano.
"Su Berlusconi, dobbiamo prepararci a tutto" - "Il Pdl vuole buttare su di noi la responsabilità della rottura del patto di governo che invece vogliono fare loro: noi dobbiamo stare fermi a quanto abbiamo detto e prepararci a tutto", ha aggiunto Epifani. "Non ci facciamo trascinare nella rissa e rispondiamo colpo su colpo se si supererà la soglia".
"Riforma che vuole Pdl se la scordi" - "Una riforma della giustizia come vorrebbero loro se la scordano: vogliono piegare a loro uso e consumo scelte che né questo governo né noi vogliamo fare", è stato poi il commento del segretario del Pd alla richiesta del Pdl di una riforma della giustizia. "Né nella riforma della Costituzione - ha aggiunto Epifani - né nel programma del governo Letta si parla di una riforma della giustizia come la vuole il Pdl".