"La legge approvata in Cdm contiene una nuova filosofia di espiazione della pena", ha spiegato
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"Il dl contro l'affollamento carcerario approvato oggi dal Cdm non è uno svuota carceri ma indica una nuova filosofia dell'espiazione della pena". Lo ha detto il Guardasigilli Anna Maria cancellieri, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Nel decreto approvato non c'è nulla che possa essere letto a favore o contro Berlusconi, non tocca affatto il presidente Berlusconi ma la popolazione carceraria", ha aggiunto.
Il testo apre l'accesso ai lavori socialmente utili anche ai recidivi e blocca il fenomeno delle "porte girevoli". Il decreto "tocca aspetti normativi", ha spiegato la Cancellieri sottolineando che d'ora in poi il blocco delle porte girevoli sarà rivolto a una "platea più grande mentre ora era riservata solo a chi aveva commesso reati giudicati con rito direttissimo". Il Guardasigilli ha inoltre spiegato che l'ampliamento del meccanismo per l' accesso dei detenuti ai lavori socialmente utili "che gli consentirà di 'pagare' la loro pena lavorando e rientrando in carcere o al domicilio la sera", non è ammesso invece per chi ha compiuto "reati gravi come l'associazione mafiosa". Dai Lsu sono esclusi i condannati per stalking e maltrattamento di minori. Il provvedimento dovrebbe portare alla diminuzione della detenzione in carcere di circa seimila persone nei prossimi due anni.
Entro il 2016, nelle carceri italiane, dovrebbero esserci 10mila posti letto in più, 5mila dei quali saranno realizzati entro il maggio del 2014''. E' questa la ''prima tappa del piano carceri finanziato con 400 milioni'', ha spiegato il ministro che, comunque, spiega, ''non è sufficiente'' per deflazionare del tutto l'emergenza degli istituti di pena. Nelle carceri italiane infatti ci sono circa 20mila detenuti in più rispetto ai posti letto disponibili e bisogna ricordare che i 47mila posti letto regolamentari non sono tali perché ''ci sono alcuni padiglioni chiusi per lavori di ristrutturazione''. "Serve un cambio culturale, una nuova marcia'' per affrontare il dramma carceri per il quale ''l'Europa ci ha dato tempo fino al maggio 2014 per metterci in regola. Il problema dura da trent'anni: siamo ad un punto di non ritorno''. Il Ministero della Giustizia ''sta facendo una grossa attività di studio'' per valutare una serie di ''depenalizzazioni''. Lo ha detto la Cancellieri spiegando che il decreto legge sulle carceri è centrato sull'offerta di alternative al carcere.
Infine, per il Guardasigilli, per risolvere l'emergenza italiana la scelta dell'amnistia potrebbe essere ''un grosso aiuto'' anche se si tratta di una scelta di competenza del Parlamento. Altre volte la Cancellieri si era già espressa in tal senso. ''Comunque sia - ha dichiarato - l'Italia si presenterà a testa alta all'appuntamento con l'Europa alla scadenza del 2014''.