Il vicepremier: "Se l'esecutivo vuole continuare, bisogna rispettare i programmi ed evitare l'aumento Iva". Gli replica il vice ministro del Pd: ci indichi anche la soluzione
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"Il destino del governo è legato al programma e se non è realizzato l'esecutivo non va avanti". E' "l'ultimatum" lanciato dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, al Festival del lavoro. "Dobbiamo intervenire sulle tasse e detassare le nuove assunzioni. Sono questioni fondamentali e, a partire dall'Iva, la nostra linea - ha ricordato Alfano - è evitare l'aumento della tassazione". Fassina del Pd, commenta: Alfano ci dica anche come fare.
La replica del Pd - Una presa di posizione a cui però replicano in maniera altrettanto netta Stefano Fassina e Dario Franceschini. "Nessuno vuole aumentare le tasse", precisa il vice ministro all'Economia che poi chiede in maniera sarcastica al segretario del Pdl perché, essendo vice premier, "non contribuisca a trovare le soluzioni. Oppure - domanda ancora - cerca di scaricare sul piano programmatico del governo le tensioni accumulate da Silvio Berlusconi sul versante giudiziario?". Ma polemiche e botta e risposta a parte, Fassina assicura però che sull'aumento dell'Iva ''la strada più probabile è quella di un rinvio per arrivare alla cancellazione in autunno attraverso la legge di stabilità".
Berlusconi minaccia di non votare il dl Fare - E sarebbe proprio Berlusconi, che nel frattempo continua a ripetere che il governo non subirà contraccolpi a causa delle sue vicende giudiziarie, a forzare il pressing per l'approvazione di provvedimenti economici come lo stop all'aumento dell'Iva e la minaccia di non votare il decreto Fare se dovesse contenere, come sembra, l'aumento dell'accise sulla benzina. L'argomento sarà approfondito nella riunione del gruppo del Pdl martedì alla Camera, mentre il giorno dopo sempre a Montecitorio è convocata la direzione del partito.
Franceschini: "Diktat al governo da chi ne fa parte" - Che la tensione sia destinata a salire lo dimostra infine la dura presa di posizione di Dario Franceschini, ministro dell'Attuazione del programma contro il vice premier reo di "lanciare diktat contro se stesso. Ogni giorno - osserva - ci sono esponenti politici di maggioranza che minacciano la caduta dell'esecutivo. Adesso siamo arrivati alla perfezione di 'diktat' al governo pronunciati da esponenti che del governo fanno parte".