PESSIMISMO AL COLLE

Giorgio Napolitano: "Arduo uscire dalla crisi"

"Servono risposte a malessere popolo", ha detto il capo dello Stato incontrando i giovani magistrati. Parole anche sulla Costituzione: "Ineludibile riformare la seconda parte"

11 Giu 2013 - 13:38
 © Ansa

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Uscire "con successo" da una crisi che si trova in "fase prolungata" appare ""tuttora arduo". Parola del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che invita quindi a dare "risposte efficaci alle frustrazioni dei giovani e al malessere di larga parte della popolazione" attraverso "maggiore equità e sostenibilità". Quindi, ricevendo i giovani magistrati, ha definito "ineludibile la riforma della seconda parte della Costituzione".

Napolitano non risparmiato critiche alle toghe. "Il Csm non sia solo un organo di mera difesa, ma di autogoverno della magistratura, e si ponga in condizioni di concorrere a quelle riforme che servono al Paese, anche nel campo della giustizia", ha ammonito ricevendo i magistrati tirocinanti. Era presente anche il vicepresidente del Csm, Vietti.

"Scandaloso discutere dei tagli ai tribunali" - "E' scandaloso e inaccettabile rimettere in discussione la riforma delle circoscrizioni giudiziarie per ciechi motivi di particolarismo anche politico", ha detto poi Napolitano ricordando che è necessario un maggior rispetto e collaborazione verso la Consulta. "E' indispensabile un effettivo riconoscimento del 'giudice delle leggi', poiché la Corte Costituzionale è chiamata ad arbitrare anche in conflitti tra i poteri dello Stato". "Serve quindi - ha aggiunto - spirito di reciproco rispetto e leale collaborazione".

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