Berlusconi a Tgcom24: "Subito un governo". Renzi: "Appoggerò Letta. Ora arrivare in fondo". Grillo: "Con questi non ci mescoleremo mai"
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Giornata densa per Enrico Letta. Il premier incaricato ha incontrato le delegazioni di Sel e di Fratelli d'Italia, che hanno detto no alle larghe intese. Poi Scelta civica, che ha invece dato il suo appoggio a Letta, mentre la Lega Nord ha annunciato che starà all'opposizione. Berlusconi: "Sono ottimista. Nuovo governo segua i nostri 8 punti". M5S: "Governo sia ad alto profilo". Poi l'incontro con il Pd. In serata Letta appare più ottimista.
Anche se la strada resta ancora stretta, Enrico Letta, pur con molta prudenza, intravede qualche spiraglio nella trattativa cruciale, quella con il Pdl. "E' stato una discussione costruttiva, anche se restano dei nodi", dice al termine di una giornata da tour de force in cui ha avuto anche una "telefonata incoraggiante" con Silvio Berlusconi. Letta ha fatto anche un forte appello ai partiti per trovare soluzioni condivise su temi portanti come quello delle riforme. E avverte: se non accadesse, ne risponderebbero tutti davanti ai cittadini.
Dal Pdl di fatto non si registrano nuove chiusure. Dagli Stati Uniti, Silvio Berlusconi ribadisce i suoi otto punti programmatici, in primis l'abolizione dell'Imu e la presenza di ministri "politici" nell'esecutivo. Ma non si impunta e nega di aver posto veti sulla permanenza della Cancellieri al Viminale. Anche Angelino Alfano, lasciando la Sala del Cavaliere dove Letta ha ricevuto ad uno ad uno tutti i gruppi presenti in Parlamento, ha sottolineato lo "spirito costruttivo" del premier incaricato, dicendosi soddisfatto dall'incontro. Anche lui ha precisato che restano alcuni "nodi" e che saranno necessari nuovi incontri per scioglierli. Ma in sostanza ha confermato che la trattativa procede. Un passo avanti rispetto allo scetticismo della vigilia. Con il Pdl "ci vorrà molto tempo" perché permangono le differenze, "ma si è parlato con spirito costruttivo", ha riassunto Letta. Il vicesegretario del Pd ha tenuto aggiornato continuamente Giorgio Napolitano, che durante le celebrazioni del 25 aprile ha sottolineato come nei momenti "cruciali" servano "coraggio e fermezza".
Gli scogli più pericolosi restano quelli dell'Imu e della squadra di governo. Ma su entrambi Letta si mostra disponibile al confronto: Berlusconi vuole abolire l'imposta sulla prima casa e restituirla. Scelta Civica - il partito più interessato a ricercare una mediazione fra Pdl e Pd - per non sconfessare la politica del governo Monti si oppone. E lo stesso premier incaricato sa bene che, pur cercando di rinegoziare con l'Europa, i margini sui conti sono molto stretti. Forse per questo chiede alla delegazione di Fratelli d'Italia di inviargli i dettagli della proposta di rimborsare la tassa con titoli di stato a dieci anni. Riccardo Nencini (Psi) assicura che su questi temi il premier ha ottime idee. Insomma, la speranza di trovare un punto di intesa ancora viva.
E lo stesso puo' dirsi sul fronte della squadra di governo. Anche qui non mancano difficoltà, ma appaiono meno insormontabili: Letta ha fatto chiaramente capire che nell'esecutivo ci sarà un buon mix di politici e tecnici. Nessuna pregiudiziale dunque, anche se alcuni nomi considerati troppo ingombranti sia dal Pdl che dai montiani - tipo Massimo D'Alema, ma anche Mario Monti - sembrano destinati a cadere proprio per non surriscaldare gli animi. Sul fronte interno al Pd, dove Matteo Renzi conferma pieno sostengo al tentativo di Letta, almeno pubblicamente non si registrano scossoni. Confermano invece di voler stare all'opposizione la Lega e Sel.
Letta-Grillo, botta e risposta a distanza - Anche se entrambi promettono un atteggiamento costruttivo. L'incontro con M5S, infine, non cambia la posizione dei grillini. Ma Letta segna comunque un punto a suo favore: forte del fatto di non dipendere da loro, replica punto su punto in diretta streaming alle obiezioni di Crimi e Lombardi. "Scongelatevi, mescolatevi. Altrimenti poi i cittadini se la prendono con tutti noi", dice con tono pacato ma fermo. La risposta di Grillo arriva in serata con un tweet sul suo blog: "Con questi non ci mescoleremo mai". "Questa casta ha ucciso la democrazia in questo Paese". Letta si è anche concesso una punzecchiatura a Beppe Grillo che oggi aveva parlato della "morte" del 25 Aprile: "Dice che il 25 Aprile è morto: anche Dio è morto, ma Grillo non dice che dopo tre giorni è risorto".
Consultazioni lampo, ma i tempi per il governo si allungano - Il presidente del Consiglio incaricato potrebbe sciogliere la riserva tra sabato e domenica e salire al Quirinale non prima di sabato mattina o al più tardi domenica, anche per il giuramento. I tempi che si allungano leggermente rispetto a quelli previsti ieri. Venerdì dovrebbe essere una giornata di riflessione, quella nella quale si dovrebbe arrivare ad una stretta sulla lista dei ministri da presentare al capo dello Stato. A Montecitorio si dà quasi per certo il voto di fiducia lunedì. Non a caso, il personale della Camera è allertato proprio per quel giorno. Mentre martedì sarebbe la volta del Senato. Pertanto, l'ipotesi che il Parlamento voti la fiducia entro il fine settimana sembra definitivamente tramontata.