CHI DI RETE FERISCE...

Hacker del Pd rubano le mail del M5S e minacciano: "Pubblicheremo le vostre bugie"

I presunti pirati di sinistra avrebbero bucato le mail dei parlamentari grillini e chiedono la pubblicazione dei redditi del comico e di Casaleggio. Immediata la replica del movimento: "E' una bufala, non nascondiamo nulla"

24 Apr 2013 - 21:18
 © Dal Web

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Le email di una trentina di parlamentari del Movimento 5 Stelle sarebbero state violate per diversi mesi e il loro contenuto preso da un gruppo di hacker che si autodefiniscono vicino al Pd. E ora minacciano il movimento di mettere in rete tutto il contenuto se non verranno resi pubblici i redditi di Grillo e Casaleggio. Replica di Giulia Sarti, una delle parlamentari che avrebbero subito il danno: "E' una bufala, nulla da nascondere".

"Gli hacker del Pd" - I pirati hanno pubblicato un messaggio sul loro sito (http://glihackerdelpd.bitbucket.org/) pubblicato anche su youtube, minacciano M5S di rendere noto il contenuto integrale delle mail dei parlamentari se non verranno esaudite le loro richieste: la "pubblicazione immediata" dei "Redditi e patrimoni di 'Giuseppe Grillo' e 'Gianroberto Casaleggio'", nonchè il "dettaglio dei ricavi derivanti dal sito 'www.beppegrillo.it' e correlati".

Un movimento che arricchito alcune persone - A dare notizia del presunto "ricatto" è il sito de l'Espresso. Nell'articolo si afferma che i giornalisti del settimanale hanno parlato con i responsabili dell'azione. Nel video si legge, mentre scorrono immagini di esponenti del movimento di Grillo: "Vi abbiamo osservato per lungo tempo. Abbiamo studiato ogni vostra mossa.... E siamo rimasti delusi. Un movimento che poteva portare una speranza è finito per arricchire pochi. Promuovete la trasparenza... ma non la praticate in casa. E' venuto il momento della resa dei conti. Abbiamo una copia di tutte le vostre email. Se non le volete vedere pubblicate dovete soddisfare alle nostre richieste".

Gli hacker minacciano di pubblicare ogni settimana il contenuto della casella email di un parlamentare 'stellato' diverso. Si tratta, sempre, di caselle che i parlamentari hanno presso provider privati e non di quelle di Camera e Senato: l'operazione sarebbe cominciata infatti nel novembre dello scorso anno, quando gli esponenti 'spiati' non erano ancora stati nemmeno candidati. La prima casella "pubblicata", annunciano, è quella di Giulia Sarti, deputata ventiseienne del M5S, capolista grillina per l'Emilia-Romagna.

Giulia Sarti: "Una bufala" - "I file caricati dai presunti hacker sono vuoti. Non c'è nulla! L'Espresso non ha nemmeno verificato la veridicità della notizia. E' una bufala". Lo scrive su Twitter Giulia Sarti. Un gruppo di hacker ha affermato di aver violato le mail della parlamentare e averne pubblicato il contenuto on-line, ma secondo la diretta interessata si tratterebbe non di un'azione 'pirata', bensì di una bufala. Le presunte mail hackerate sono state pubblicate dagli autori dell'azione su un sito di file sharing, Bay Files, e su Sky Drive, il servizio di file hosting di Microsoft. In effetti la cartella che conterrebbe la corrispondenza della deputata M5S, una volta scaricata segnala dei problemi in fase di apertura e sembrerebbe essere vuota.

La Procura apre un'inchiesta - La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta sull'attacco hacker delle caselle di posta di alcuni parlamentari del M5S. L'indagine, affidata alla polizia postale, punta a individuare i computer dai quali è partita la violazione delle caselle email e i responsabili del gesto.