UN NOME PER IL QUIRINALE

M5S, spunta il nome di Gino Strada per il Colle

I grillini bocciano la possibilità di appoggiare un'eventuale candidatura di Romano Prodi, mentre sembra trovare sempre più consensi il nome del chirurgo fondatore di Emergency. E la riunione sul governo a cinque stelle finisce tra tensione e lacrime

02 Apr 2013 - 21:53
 © LaPresse

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Romano Prodi è un nome "ancora troppo legato al Pd", la sua figura è "espressione dei partiti" ed "è quello che ha fatto Mastella ministro". Il Movimento 5 Stelle, secondo quanto trapela da fonti interne, boccia l'ipotesi di Prodi presidente della Repubblica e, nell'ottica di "di dare voce alla società civile", porta avanti il nome di Gino Strada, il chirurgo fondatore di Emergency.

Secondo l'indiscrezione, riportata dall'agenzia di stampa Lapresse, su Strada potrebbero convergere le preferenze dei grillini per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. 

La candidatura di Strada, insieme a quella del giurista Gustavo Zagrebelsky, avrebbe il via libero immediato perché "si guarda ai cittadini e non agli inciuci della politica e dei partiti". E che il nome di Strada possa essere quello che gli iscritti di M5S esprimeranno online nei prossimi giorni trova conferma nei commenti al blog di Grillo e sui social network, dove si sottolinea il profilo "indipendente" del medico italiano.

L'11 aprile le "consultazioni" grilline per il Quirinale - "L'elezione del prossimo presidente della Repubblica è l'atto politico più importante dei prossimi giorni. L'uomo, o la donna, che salirà al Quirinale condizionerà nel bene e nel male la vita del Paese per sette anni" si legge sul sito di Beppe Grillo, nel post in cui si spiega come avverrà la scelta dei candidati grillini al Quirinale. Le "consultazioni" sono fissate per l'11 aprile quando, tramite le preferenze espresse online dai grillini, sarà stilata una lista di dieci nomi. La votazione successiva, che riguarderà solo i primi dieci "classificati", avverrà in seguito, due giorni prima delle votazioni ufficiali per in Aula.

Finisce tra le lacrime la prima riunione parlamentare post Pasqua - Nel frattempo i deputati e senatori del M5S hanno detto no alla presentazione di una rosa di nomi da proporre per un eventuale governo "a cinque stelle". La linea è stata decisa a maggioranza nel corso di un'assemblea plenaria dei parlamentari 5 Stelle a Montecitorio. Non sono mancate opinioni divergenti. Beppe Grillo, durante la giornata, aveva ribadito la richiesta al Quirinale di un incarico di governo al suo movimento. La riunione decide a maggioranza sulla questione della "rosa" ma non mancano opinioni diverse sul punto. Il clima in generale appare teso al punto che una giovane deputata bolognese esce dalla sala in lacrime.

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