La decisione era nell'aria: il rapporto tra i due, infatti, non è mai stato idilliaco. Alla base divergenze sulla gestione delle spese. Boeri: "Amareggiato"
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Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, completa l'annunciato rimpasto di Giunta, coinvolgendo però anche l'assessorato alla Cultura. Infatti il primo cittadino ha ritirato le deleghe a Stefano Boeri, dopo l'ennesimo diverbio tra i due sulle eccessive spese per le mostre. Al suo posto arriva il compositore Filippo Del Corno.
Alla capogruppo Pd Rozza è andata la delega ai Lavori pubblici (sostituisce il posto vacante di Lucia Castellano, che si era dimessa per candidarsi alle regionali, ma Casa e Demanio rimangono all'assessore al Decentramento Daniela Benelli che le aveva ricevute ad interim), all'europarlamentare democratica ed ex assessore al Bilancio di Genova, Balzani, vanno le chiavi delle casse di Palazzo Marino, succedendo a Bruno Tabacci (anche lui aveva lasciato per mettersi in gioco alle nazionali).
Il nome nuovo è quello di Del Corno alla Cultura, compositore di 43 anni, fondatore dell'ensemble Sentieri Selvaggi e nominato proprio da Pisapia, nel 2011, a presidente della Fondazione Milano (che riunisce le scuole civiche).
Boeri: "Amareggiato per decisione" - "Sono amareggiato per una decisione che non mi è stata motivata, che mi è davvero difficile interpretare e che rischia di compromettere importanti progetti per il futuro della città". Così Stefano Boeri commenta sul suo profilo Facebook il proprio "licenziamento" dalla Giunta. Il rapporto con Pisapia non è mai stato idilliaco. In più di un'occasione si era arrivati a un filo dalla rottura totale tra i due ex sfidanti alle primarie milanesi. Ecco perché la decisione di Pisapia non è arrivata inaspettata. Inoltre era ancor più nell'aria da venerdì, da quello scambio di vedute nato nella riunione dell'esecutivo cittadino dopo il richiamo del sindaco alla sua squadra a spendere meno, citando ad esempio le uscite per alcune mostre.