Prevista una pioggia di richieste di registrazioni degli elettori che non hanno votato per il primo turno. A Torino si intasa il sistema di iscrizione online: "Troppe richieste, non possiamo rispondere". Anche noi non ce l'abbiamo fatta
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A due giorni dal secondo turno delle primarie del Pd, domenica si teme il caos ai seggi. Con l'annuncio di Matteo Renzi che potrà iscriversi alle liste degli elettori anche chi nel primo turno non ha votato, entro stasera potrebbero piovere 200 mila richieste di nuove iscrizioni. Con conseguenti lungaggini di ore nelle procedure di accoglimento. A Torino, si intasa il sistema per la registrazione online: "Troppe richieste, non possiamo rispondere".
Ci abbiamo provato anche noi: e non abbiamo avuto successo
Le opzioni per cercare di registrarsi sono due. Si può andare sul sito www.domenicavoto.it (quello della pubblicità incriminata) oppure sul sito ufficiale delle primarie www.italiabenecomune.it . Dopo aver compilato tutti i campi con dovizia di particolari tra cui l’indirizzo di residenza, data e luogo di nascita e la motivazione per la mancata iscrizione al primo turno (nella fattispecie “motivi familiari” come indicato sulla stessa homepage del sito ) si riceve immediatamente – e con immediatamente si intendono 5 secondi, neanche il tempo di leggere il testo - un’email di risposta automatica che recita la seguente dicitura: “Buongiorno, a causa del'alto numero di richieste non sarà possibile rispondere direttamente. In caso di mancata risposta la richiesta deve considerarsi non accolta. Ci scusiamo per il disagio. Cordiali saluti” . Peccato che l’oggetto dell’email automatica sia una bocciatura a priori. “Oggetto: Respinta richiesta iscrizione per il ballottaggio”. Il mittente della risposta per competenza territoriale (vedi qui sotto) è bergamo@italiabenecomune.it. Ma noi non ci diamo per vinti e proviamo anche per via telefonica. Il sito infatti indica un numero da chiamare per velocizzare l’iscrizione. Al decimo tentativo la risposta è sempre la stessa: il tu tu del telefono staccato.
Quindi ci si può ancora iscrivere oppure no?
A giudicare dalla quantità di persone che sul web ancora in queste ore fanno quasta domanda, sembra che la cosa non sia chiara. Vediamo di spiegarla per quanto possibile, visto che è piuttosto complicata.
1) Se siete andati a votare al primo turno nessun problema. Vi portate la tessera elettorale, il "buono" verde che vi hanno già dato per il secondo turno e finisce lì.
2) Se vi siete preregistrati online entro il 25 novembre ancora nessun problema. Solo qualche disagio per la probabile doppia coda: con la stampatina della scheda di preregistrazione vi recate al seggio di buon ora, compilate la registrazione vera e propria e quindi votate.
3) Se avete deciso di votare solo al secondo turno iniziano i problemi. In teoria non potreste farlo perché le "regole" non lo prevederebbero. Però, però. Se mandate un fax o una mail ai siti dei Coordinamenti provinciali di competenza (clicca qui per l'elenco con gli indirizzi mail) potreste anche essere ammessi al voto. Ma c'è l'inghippo: il Comitato dei garanti vuole la giustificazione come a scuola, su perché non siete andati al primo turno. "No comment" sul merito della pretesa di avere una giustificazione, ma il garante della Privacy non avrebbe qualcosa da dire? Mah. Comunque voi mandate la mail. Entro sabato vi diranno se la vostra giustificazione è stata accettata e quindi potrete andare a votare.
Certo che se poi succede come a noi o come a Torino che vi "rimbalzano" dicendo che sono troppe le mail e non ce la fanno ad analizzare le giustificazioni di tutti mal ve ne incoglie: non potete partecipare al ballottaggio.
Il caos nel Pd
Il fair play del primo turno ora sembra dimenticato e il sindaco di Firenze corre contro tutti. Gli altri quattro candidati, Pier Luigi Bersani, Bruno Tabacci, Laura Puppato e Nichi Vendola, hanno presentato un esposto ai garanti contro di lui per le pubblicità online e per quella a pagamento comparse su due quotidiani, che sarebbero vietate dal codice deontologico del centrosinistra. Pubblicità che, peraltro, oggi sono ripetute sulle stesse testate.
Matteo Renzi, dal canto suo, difende il "mail bombing", l'invio di centinaia di richieste in serie ai comitati per votare che, dall'ora di pranzo di giovedì, ha portato al blocco di ogni iscrizione. "Il sito domenicavoto.it (creato da sostenitori di area renziana ndr) - che invita a mandare mail ai coordinamenti provinciali per chiedere di essere registrati al ballottaggio di domenica - è perfettamente in linea con le regole delle primarie". "Noi usiamo - spiega - gli strumenti della rete. Non vedo quale sia il problema di allargare la partecipazione. Se vanno a votare 200 mila persone in più (i voti che gli servono per vincere su Bersani) non è un male".
Detto tutto questo, tu hai provato a fare l'iscrizione online? Ci sei riuscito? Racconta la tua esperienza