Il segretario del Pd ringrazia vendola per il sostegno di Sel al ballottaggio, e poi parla anche delle primarie del Pdl: "Per farle avrebbero dovuto deporre l'imperatore"
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"Chi si candida a governare l'Italia deve dare l'esempio del rispetto delle regole". La stoccata a Matteo Renzi arriva dal suo avversario nelle primarie del centrosinistra, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Che non risparmia frecciate nemmeno al Pdl, spiegando che "Per fare le primarie avrebbero dovute deporre l'imperatore. Non lo hanno fatto: ora lui è nello spogliatoio con una scarpetta allacciata e l'altra no a decidere se entrare in campo".
"L'elettorato di destra non è scomparso - avverte però Bersani, che sta parlando a Napoli alla manifestazione organizzata proprio per sostenerlo al ballottaggio -. E' solo in un momento di confusione, ma si riorganizzeranno con posizioni aggressive".
Tornando al ballottaggio, e tirando l'ennesima stoccata a Renzi, ricorda quindi che S"anche a chi in queste ore mi dice di volermi votare al ballottaggio, rispondo venite pure, ma nella stretta osservanza delle regole che abbiamo stabilito". Bersani ringrazia poi Vendola che, oltre ad essersi detto "fiducioso che gli elettori del Sel voteranno per Bersani al ballottaggio", è salito assieme a lui sul palco a Napoli. Ed esprime al leade di Sel l'augurio di "un'avventura di governo insieme. Spero che con Nichi il mix di riformismo e radicalità funzioni. E tutte le volte che lui ci metterà del riformismo, io ci metterò della radicalità".
Bersani, infine, ha parlato della Palestina, esprime soddisfazione per il voto favorevole dell'Italia all'ammissione all'Onu. "Certo - ha detto - abbiamo dovuto discutere un po' nel governo. Ma la Palestina è una ferita aperta, e quella ferita va sanata. Lì ci sono due popoli: uno è sicuro, l'altro no. Ora basta sangue, e per dire basta bisogna appoggiare chi è disposto a discutere".