Ospite di Vespa il sindaco di Firenze alza i toni della polemica in vista del ballottaggio
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Durante la registrazione di "Porta a Porta" Matteo Renzi spara a zero contro tutto e tutti e se la prende con il Segretario del Pd Pier Luigi Bersani, con il premier Mario Monti, ma anche con Roberto Calderoli, tassa patrimoniale, Ilva ed Equitalia. E sull'appuntamento elettorale di domenica si dice fiducioso di poter vincere conquistando i consensi di Nichi Vendola.
Bersani è il primo bersaglio polemico di Renzi e lo accusa di aver dato troppo potere ad Equitalia: ''Io non avrei fatto Equitalia come loro: una società forte con i deboli e debole con i forti. L'ha fatta il governo Tremonti, ma su un decreto Visco-Bersani''.
Il sindaco di Firenze attacca poi Calderoli, autore della legge elettorale in vigore ed estensore della bozza di riforma che verrà discussa al Senato a partire dalla prossima settimana: "Ammetto un pregiudizio, ma a uno come Calderoli che ha definito la sua legge elettorale una porcata, direi come nel gioco dell'oca 'stai fermo per tre turni', vai a pesca, fai altro tu che hai fatto una legge porcata".
Dopo avergli riconosciuto un po' di meriti, attacca anche il Premier: ''Il governo Monti ha ridato prestigio all'Italia, siamo di nuovo orgogliosi di essere italiani, hanno aiutato le aziende. Ma contesto che un governo fatto da burocrati sia stato capace di affrontare il tema della burocrazia''.
E i temi della politica economica vengono alleggeriti con un pizzico di ironia: ''L'unica patrimoniale che serve è far pagare le tasse a chi non le paga''. ''Non dico che si deve firmare un contratto con gli italiani, perché qui da 'Porta a Porta' porterebbe una sfiga pazzesca - afferma Renzi - ma chi governerà dovrebbe impegnarsi a usare tutti i denari recuperati dall'evasione fiscale per ridurre la pressione fiscale''. E poi promette: ''Se vinco le primarie le figure chiave del mio governo prometto di dirle prima delle elezioni''.
Renzi non trascura neppure il tema caldo dell'Ilva di Taranto: ''Se fossi premier mi assumerei la responsabilità di un provvedimento di legge d'urgenza. Per risanare l'area ci vuole un miliardo e mezzo di euro. A quel privato si è concesso troppo in nome dell'amicizia con politici di vario genere, soprattutto di Forza Italia. La famiglia Riva non è stata costretta a risanare l'area''.