Taglio dell'indennità a 5mila euro, talk show televisivi vietati, dimissioni in caso di condanna anche solo in primo grado, rinuncia al titolo di "onorevole" sostituito da un sobrio "cittadino"
© Dal suo blog ufficiale
L'attenzione della stampa è per ora assorbita dalle Primarie del Pd, ma non per questo Beppe Grillo si assenta dalla ribalta mediatica. Anzi. Dal proprio blog chiama a raccolta i suoi: "Tutti coloro che si sono candidati per le liste del MoVimento 5 Stelle sono invitati a completare al più presto il loro profilo sul portale del MoVimento". E poi detta il codice di comportamento del perfetto "eletto in Parlamento del Movimento 5 Stelle. Ci sono regole per ogni aspetto della vita politica: dalla formazione del gruppo parlamentare all'attuazione del programma e dello statuto; dalla trasparenza all'ipotesi di espulsione dal gruppo; dal trattamento economico all'ingaggio di portaborse.
Sulla comunicazione il codice è molto chiaro: lo strumento ufficiale per la divulgazione delle informazioni e la partecipazione dei cittadini è unicamente il sito www.movimento5stelle.it; tassativamente vietata invece, la partecipazione ai talk show televisivi. I parlamentari, poi, dovranno rifiutare l’appellativo di “onorevole” e optare per il termine “cittadina” o “cittadino”.
E non mancano le indicazioni sulla retribuzione: "L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà. I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo".
Stringenti anche le indicazioni sulla trasparenza: tutte le votazioni parlamentari dovranno essere motivate e spiegate giornalmente con un video pubblicato sul canale YouTube del MoVimento 5 Stelle; le votazioni in aula saranno decise a maggioranza dei parlamentari del M5S. Il parlamentare eletto dovrà dimettersi obbligatoriamente se condannato, anche solo in primo grado, nel caso di rinvio a giudizio sarà invece sua facoltà decidere se lasciare l’incarico. Obbligatoria anche la rendicontazione sul sito del M5S delle spese mensili sostenute dall'eletto per l’attività parlamentare (viaggi, vitto, alloggi, ecc).
In alternativa a spillette e penne con i loghi del movimento, i candidati dovranno munirsi di foto, video di presentazione su YouTube, profili sui social network più importanti, sito personale, curriculum, dichiarazione d'intenti per il Parlamento.