L'allarme dei magistrati contabili: si rischia di annacquare la stretta del governo
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Altre dure prove da affrontare prima di avere il definitivo via libera dal Senato. La legge di Stabilità sbarca a Palazzo Madama tra martedì e mercoledì. E molti temono ingorghi dell’ultima ora. In lista ci sono altri sei decreti in attesa di essere convertiti in legge, dalla diffamazione a mezzo stampa alla riforma elettorale.
L’attenzione è però concentrata sul ddl sugli enti locali, voluto dal governo dopo gli scandali che hanno travolto la Regione Lazio. Tra i nodi da districare c’è soprattutto quello che riguarda il controllo di legittimità sugli atti da parte della Corte dei Conti.
“E’ una riforma annacquata” tuonano i magistrati contabili, che lanciano l’allarme anche sul ritorno dei vitalizi. Il governo Monti avrebbe infatti voluto mettere un tetto di 66 anni di età e 10 di mandato per le pensioni dei consiglieri regionali.
Ma un codicillo l’ha reso di fatto inapplicabile.Regioni e Comuni poi fanno resistenza contro le possibili modifiche che, a loro dire, metterebbero a rischio sanità, trasporti, Imu e trasferimenti interni.
Sul fronte opposto Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti, secondo cui le modifiche apportate finora e quelle future potrebbero pregiudicare il potere d’intervento dei suoi magistrati contabili. Che, tra l’altro, lamentano una carenza d’organico: dei 613 posti previsti, solo 444 sono coperti, dicono.
E questo non fa che rendere i controlli meno incisivi. Come se non bastasse, ad accrescere il clima di sempre più pesante, è arrivata anche la stretta Imu per le scuole paritarie cattoliche: saranno esentate solo quelle che hanno una retta gratuita o “dietro versamento di corrispettivi di importo simbolico tali da coprire solo una frazione del costo effettivo del servizio”.
Per avere diritto all’esenzione dovrà essere presentato uno statuto entro fine dicembre. Il tempo stringe, il malcontento anche.