Il convegno al quale era stata invitata spostato da Cà Foscari a S.Servolo. La scelta per evitare possibili contestazioni. Solo pochi traghetti sbarcano nella sede dell'ex Manicomio e museo delle torture
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Cambio di programma all'ultimo momento per la visita a Venezia del ministro del Lavoro Elsa Fornero. Il convegno al quale era stato invitato, infatti, non si è svolto nella sede della prestigiosa Università Cà Foscari, bensì nella poco raggiungibile isoletta di S. Servolo, già sede di un ospedale psichiatrico e di un museo degli strumenti di tortura.
La decisione, probabilmente, è scaturita per allontanare le manifestazioni preannunciate, ma la scarsa raggiungibilità della location prescelta non ha bloccato le proteste. Almeno un migliaio di giovani hanno sfilato in corteo, gli studenti hanno forzato l'ingresso dell'università di Cà Foscari con il lancio di uova, per poi dare il via all'assemblea studentesca nel cortile dell'ateneo.
“L'Università è degli studenti, non dei ministri”, ha dichiarato il portavoce dei centri sociali Tommaso Cacciari per spiegare il motivo della protesta. I manifestanti hanno trovato al rettorato gli uomini della Digos ma sono riusciti a entrare nei locali, occupati simbolicamente contro le politiche del governo per la scuola. Hanno gettato cipolle ovunque e, in riferimento alle lacrime della ministra alla conferenza stampa che annunciava i sacrifici sulle pensioni, hanno esposto il cartello "Vai a piangere da un'altra parte".
La Fornero si è poi rivolta agli stessi manifestanti: “Posso incontrarli, ma nelle modalità che garantiscano ovviamente la pacificità degli incontri”.