Il testo, a firma di Francesco Boccia, viene votato pressoché all'unanimità
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Il governo è stato battuto quasi all'unanimità nell'Aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla legge di Stabilità relativo alla Tobin tax. Il testo è passato con 433 sì, 6 no e otto astenuti malgrado il parere contrario dell'esecutivo. L'emendamento impegna il governo a comprendere anche i derivati tra gli strumenti finanziari da tassare.
Primo firmatario della norma bocciata dal governo ma passata in Senato è Franceso Boccia. Il testo impegna l'esecutivo a "considerare un ampliamento della base imponibile che includa uttti gli strumenti derivati e una conseguente riduzione delle aliquote tenendo in considerazione anche gli ooperatori esteri e i traders che effettuano un grande numero di scambi giornalieri, nonché i traders online".
Nell'attuale testo della Legge di stabilità, la Tobin tax assume la forma di una imposta di bollo che prevede un'aliquota allo 0,05% sulle transazioni in azioni, strumenti finanziari partecipativi e derivati. Escluse le operazioni riguardanti titoli di Stato e obbligazioni societarie.