VERSO IL VOTO

Alfano: "No election day? E' errore grossolano"Bersani: "Non spetta a lui decidere la data"

Il Pdl non ha digerito la decisione del Viminale di indire le elezioni in Lazio, Lombardia e Molise il 10 e 11 febbraio 2013. Il segretario del partito: "Il governo deve rimediare, non possiamo dire sì"

14 Nov 2012 - 18:53
 © LaPresse

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Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, contesta in maniera decisa la scelta del governo di indire le elezioni regionali in Lazio, Lombardia e Molise il 10 e 11 febbraio 2013. "Il governo rimedi a un errore grossolano e madornale - ha detto Alfano -. Il Pdl non può dire di sì". Il Pdl chiedeva l'accorpamento con le elezioni politiche in un election day.

"Regionali a febbraio? Come una tassa da 100 mln"
Il segretario del Pdl non ha dubbi: per lui era meglio non anticipare la tornata elettorale e fare l'election day anche per risparmiare soldi. "Con la scelta del governo - avverte - gli italiani saranno costretti a pagare una tassa di 100 milioni di euro, la somma che sarà spesa per anticipare le regionali".

"Governo non può mettersi in ginocchio ai piedi di Bersani"
"Il governo non può piegarsi a un calcolo cinico di Bersani e del Pd", sottolinea Alfano. "In commissione Bilancio alla Camera - attacca - non si trovano i soldi per gli alluvionati della Maremma, e noi invece, buttiamo 100 milioni per anticipare di 50 giorni rispetto alle elezioni politiche quelle regionali".

E arriva la risposta: "Alfano non è il presidente della Repubblica
''Alfano non faccia il mestiere del presidente della Repubblica ma il suo lavoro". E, all'obiezione sui costi di due diverse elezioni, il segretario del Pd ribatte: "Alfano dica quanto costa tenere in piedi delle Regioni senza che facciano nulla. E quanto alla modifica della data del voto delle politiche - ribadisce ancora una volta -, Alfano non faccia il mestiere del Capo dello Stato ma il suo".

"Bersani? Il suo è un capriccio"
"Bersani sa benissimo che il suo capriccio costerà 100 milioni. Questa è una tassa cinica che il Partito Democratico sta imponendo agli italiani. Noi ci batteremo e davvero chiediamo al governo di rimediare a questo colossale errore entro venerdì", è la controreplica del segretario del Pdl.

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